Venerdì 11 Ottobre 2024

Il Pagante e Rovazzi raccontano il loro “Maranza” a Soundcheck

Gli autori del tormentone: la foto tra i grattacieli? Ispirata allo scatto del 1932 a Manhattan. “Collaborazione nata in un dj-set. La strategia di marketing è partita da un furto (vero) nell’auto di Roberta”

Vertigine estiva. La foto di riferimento è quella scattata da Charles C. Ebbets nel 1932 su un grattacielo di Manhattan in costruzione che ritrae un gruppo di operai consumare il pasto su una trave sospesa a 250 metri d’altezza. Anche se la copertina del tormentone “Maranza”, il singolo che quest’anno siede Il Pagante e Fabio Rovazzi sotto lo stesso ombrellone, ha come sfondo i grattacieli di piazza Gae Aulenti e il blocco d’acciaio su cui se ne stanno sospesi nel vuoto è fatto col photoshop. Roberta Branchini, Edoardo Cremona in arte Eddy Veerus, e Rovazzi stesso ne parlano in redazione a Soundcheck, il format musicale disponibile pure sul sito web e sui social del nostro giornale.

Perché rifarsi a quel celebre scatto pubblicato quasi un secolo fa sul supplemento domenicale del “New York Herald Tribune“?

Rovazzi: “Per contestualizzare la canzone facendo e far capire subito di cosa stiamo parlando. Tra l’altro l’elaborazione grafica dell’immagine fa sì che la trave su cui siamo seduti divida all’occhio la nuova Milano dalla vecchia”. Veerus: “E poi siamo tutti e tre di qui”.

La sospensione nel vuoto ha qualche significato?

Rovazzi: «Potrei mentire avventurandomi in una riflessione sui giovani di oggi che scalano le guglie del Duomo fino alla Madonnina per scattarsi un selfie, ma non è non è così. Tutto è nato da quella vecchia foto in bianco e nero».

Chi ha cercato chi?

Veerus: “Pur frequentando entrambi il giro milanese della musica elettronica e conoscendoci da una decina d’anni, non avevamo mai avuto occasione di collaborare. Poi, una sera, ci siamo incrociati ad un dj set di Merk & Kremont (Giordano Cremona è cugino di Edoardo, ndr) ed è nata l’idea. Questo grazie anche al fatto che nei suoi primi brani Fabio faceva un genere molto vicino al nostro, lavorando pure con gli stessi produttori. Singolare, quindi, che a propiziare il progetto “Maranza“ siano stati Merk & Kremont, ma alla fine per la sua realizzazione ci si sia rivolti ad altri produttori (Zef e Alessandro La Cava, ndr)”.

Parliamo del video col finto furto del cellulare durante una diretta Instagram con cui avete richiamato l’attenzione alla vigilia del lancio del singolo. Viste le polemiche scatenate, rifareste tutto?

Veerus: «La strategia di marketing è partita da un fatto reale, il furto subito da Roberta, che s’è vista frantumare il vetro dell’auto dai ladri”. Branchini: “Insomma, in questa esperienza io sono la derubata, mentre loro quelli che si sono divertiti”. Rovazzi: “Anche se l’ispirazione iniziale me l’ha data la disavventura vissuta due anni fa a Napoli da una turista che s’è vista strappare di mano il cellulare da ladri in motorino mentre era in diretta su Twitch”.

A Palazzo Marino non tutti hanno apprezzato.

Rovazzi: “Sono rimasto sorpreso dalla reazione del sindaco, con cui per altro ho sempre avuto rapporti di grande serenità. M’è dispiaciuto ritrovarmi strumentalizzato dalla politica, anche se ci sono le Europee e capisco che il clima elettorale possa spingere alcuni a fare un po’ di show”.

Ma esiste una regola aurea per la hit dell’estate?

Veerus: “Schemi da seguire ce ne sarebbero, però noi in “Maranza“ non l’abbiamo fatto, preferendo partire dal campionamento di una hit della dance anni 90 quale “Think about the way“ di Ice Mc e Alexia per poi seguire altre strade. “Maranza“ avrebbe potuto uscire pure in inverno perché non ha una tematica connessa all’estate ed evita di rimare con le classiche sole, mare, cuore, amore”.

Nonostante i tormentoni e i tormentini in gara quest’anno,un pezzo del genere a Sanremo sarebbe stato decisamente troppo.

Branchini: “Due anni fa con Eddy abbiamo provato ad andare al Festival assieme a Myss Keta, ci siamo resi conto di essere fuori solo al momento dell’annuncio al telegiornale". Rovazzi: “Il mio nome è circolato, invece, per l’edizione di quest’anno, grazie a una fake news che mi voleva in gara con Cristiano Malgioglio e Ditonellapiaga. Quando l’ho scoperto mi sono messo a ridere, poi però ho pensato: mica male come idea…”