Mercoledì 11 Giugno 2025
REDAZIONE MAGAZINE

’Sottocasa’ a Ravenna. Il Festival che mette al centro la periferia

Diffuso, partecipato, variegato. In questo Festival è possibile trovare proiezioni di film; oppure podcast; o ancora, mostre di fotografie. Torna...

Un’installazione di una passata edizione del festival ’Sottocasa’, che torna a Ravenna dal 31 maggio al 20 giugno; la rassegna è il frutto di un capillare lavoro che per molti mesi ha coinvolto cittadine, cittadini e realtà del territorio in un progetto artistico e sociale multidisciplinare, diffuso e partecipato

Un’installazione di una passata edizione del festival ’Sottocasa’, che torna a Ravenna dal 31 maggio al 20 giugno; la rassegna è il frutto di un capillare lavoro che per molti mesi ha coinvolto cittadine, cittadini e realtà del territorio in un progetto artistico e sociale multidisciplinare, diffuso e partecipato

Diffuso, partecipato, variegato. In questo Festival è possibile trovare proiezioni di film; oppure podcast; o ancora, mostre di fotografie. Torna il Festival di inizio estate multidisciplinare, diffuso e partecipato, esito di molti mesi di lavoro con cittadine e cittadini in alcuni quartieri periferici della città. ’Sottocasa Festival’ torna a Ravenna, per il sesto anno, dal 31 maggio al 20 giugno, frutto di un capillare lavoro che per molti mesi ha coinvolto cittadine, cittadini e realtà del territorio in un progetto artistico e sociale multidisciplinare, diffuso e partecipato.

Al Festival sarà possibile imbattersi in mostre di fotografie e installazioni, proiezioni di film di famiglia e performance, spettacoli teatrali e podcast, presentazioni di newspaper e libri: tutto en plein air, nelle vie, nei cortili e nei giardini dei quartieri Darsena Gulli e San Giuseppe (ex-villaggio ANIC). "Sottocasa è un percorso artistico e sociale che vede coinvolta direttamente la cittadinanza, con la collaborazione di artisti e professionisti, volto ad approfondire la conoscenza dei luoghi e dei suoi abitanti" spiegano Silvia Savorelli e Giuseppe Pazzaglia dell’associazione Sguardi in Camera, che promuove e coordina il progetto. "La particolarità di Sottocasa sono le azioni artistiche site-specific progettate e realizzate in luoghi poco conosciuti e frequentati, dove normalmente non si consumano eventi culturali – come cortili e spazi comuni di case popolari ACER, parchi e giardini decentrati, centri di aggregazione giovanili – e si rivolgono a un pubblico che abitualmente non frequenta spettacoli e azioni culturali".

"Sottocasa vuole contribuire a costruire e rafforzare il senso di appartenenza e di comunità coinvolgendo giovani, anziani, cittadini con background migratorio, abitanti delle case popolari" concludono i promotori "e nello stesso tempo, anche attraverso il Festival, smentire il senso comune sui quartieri periferici, sconosciuti e poco frequentati, spesso considerati solamente luoghi pericolosi e degradati".