Mercoledì 24 Aprile 2024

"Sono un fenomeno paranormale" Bossari e tutto quanto fa mistero

di Barbara Berti

"Sono sempre alla ricerca di una verità, di risposte a domande ataviche. Unire le informazioni scientifiche alla propria interiorità apre a riflessioni importanti. Mette in evidenza anche la fragilità della nostra esistenza, se paragonata, per esempio, alla vita millenaria dei cristalli".

Parola di Daniele Bossari, il conduttore radiofonico e televisivo che stasera - su Dmax (canale 52) alle 21,25 - torna con la seconda stagione del Il Boss del Paranormal, la serie che racconta l’affascinante mondo del paranormale, un viaggio in otto puntate alla scoperta degli eventi più inspiegabili e di fenomeni apparentemente soprannaturali che accadono in tutto il mondo, catturati da telecamere di sorveglianza o semplici smartphone.

Daniele, come nasce la sua passione per il mistero?

"Sono da sempre appassionato di cristalloterapia, esoterismo, meditazione e astronomia. Credo che tutto risalga all’età dell’adolescenza quando rimasi folgorato dai racconti di Edgar Allan Poe, non riuscivo a smettere di leggerli: da un lato avevo un po’ paura ma quel brivido mi teneva incollato alle pagine. Poi le letture di Stephen King, i fumetti che all’epoca arrivavano dall’America, ma anche Dylan Dog, o film come Ghost Busters erano il mio mondo".

Ma ci crede al paranormale?

"Sono una persona molto curiosa e mi piace investigare. Non è un fatto di crederci o non crederci, è la voglia di capire, scavare nel profondo e riconoscere se ci sono dei trucchi o se il fatto è una fake. Oggi, poi, la fisica quantistica può aiutarci a capire dei fenomeni che magari nel passato venivano considerati semplice magia".

Quali sono le novità della seconda stagione de Il Boss del Paranormal?

"Tante! A partire dalla location dove abbiamo girato: le sale dell’Hotel Campo Dei Fiori a Varese, già cornice al remake di Suspiria di Luca Guadagnino. È un ambiente perfetto per il programma che parlerà di avvistamenti di Ufo nei cieli, oscure presenze in abitazioni, oggetti che si muovono da soli e sedute spiritiche, oltre a cacciatori di fantasmi ed esperti di cimiteri e castelli abbandonati. Daremo, poi, spazio ai contributi inviati dai telespettatori, che io cercherò di analizzare e spiegare".

Come ha vissuto la pausa lockdown?

Per me questo lungo periodo ‘sospeso’ ha significato rivivere in pieno l’amore della famiglia, molto più tempo per leggere e un vero balzo in avanti nelle mie ricerche. Ho ripreso a osservare il cielo almeno tre volte a settimana. A Varese Giove, Saturno e Marte si vedono perfettamente. Soprattutto mi sto dedicando molto alla meditazione. La meraviglia di ciò che non conosciamo è per me di infinito fascino".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro