Solstizio d'estate 2022, riti e misteri: cosa succede a Stonehenge

Per molte civiltà del passato l'arrivo del solstizio d'estate era un appuntamento sacro, che veniva celebrato con cerimonie di vario tipo

Equinozi e solstizi hanno sempre esercitato un grande fascino sulle civiltà antiche, che vedevano nel ciclo delle stagioni segnali divini e significati nascosti. Il solstizio d'estate, che cade quest'anno il 21 giugno alle 11:13 ora italiana, non fa ovviamente eccezione. Anche in questo caso si tratta di un evento astronomico legato a tradizioni molto antiche, alcune delle quali sopravvissute fino ai giorni nostri, seppure in veste più folcloristica rispetto al passato.

21 giugno, solstizio d'estate
21 giugno, solstizio d'estate

Il solstizio d'estate nella storia

I Greci chiamavano il solstizio d'estate "la porta degli uomini" (il solstizio d'inverno era "la porta degli dei"), e ne celebravano l'arrivo con feste e riti che richiamavano il dio Sole. A Roma entrambi i solstizi venivano dedicati a Giano Bifronte, una delle divinità più venerate, custode di ogni forma di passaggio (materiale e immateriale) e mutamento. Ogni anno i Celti erano soliti accendere un falò il primissimo giorno d'estate, con la convinzione che questo gesto potesse trasmettere ulteriore forza al Sole. Nella Cina antica il solstizio d'estate coincideva con la massima espansione dello Yang, l'energia positiva portatrice di luce e calore.

Stonehenge, celtismo e neopaganesimo

Per quanto Stonehenge sia ancora al centro di numerosi studi, sembra ormai assodato che la struttura di epoca neolitica situata nello Wiltshire, in Inghilterra, rappresenti un antico osservatorio astronomico. A provarlo sarebbe soprattutto il fatto che l'asse del cromlech (il circolo di pietre) risulta allineato con il punto in cui si trova il Sole all'alba del solstizio d'estate. Questa configurazione crea un particolare gioco di luci, con i raggi solari che attraversano i megaliti e si posano sull'altare al centro del complesso. Anche per questo, in epoca moderna, Stonehenge è diventato una meta di pellegrinaggio per i seguaci del celtismo e di altre religioni neopagane, che in occasione dei solstizi si radunano per rievocare rituali primitivi, circondati da turisti e curiosi provenienti da ogni parte del mondo.

Il solstizio d'estate nella cultura popolare odierna

Nel corso dei secoli, il cristianesimo ha assorbito molti riti solstiziali, rimodellandoli a immagine e somiglianza della propria fede. Una delle feste più famose è quella di San Giovanni (24 giugno), una solennità religiosa diffusa soprattutto in Italia e Spagna, derivata dagli antichi culti in onore di fuoco e luce, che prevede l'accensione di grandi falò notturni. Proprio a San Giovanni, in Lettonia si celebra la festa nazionale nota con il nome di Jani, che prevede fuochi all'aperto, danze e bagni nei laghi. In Finlandia, il solstizio (detto Juhannus) è considerato un momento propizio per trovare l'anima gemella, tanto che varie coppie scelgono questa data per sposarsi, seguendo riti rievocativi come falò e saune di mezzanotte.

 

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