Mercoledì 17 Aprile 2024

Social ed evoluzione web: ciao ciao a Google, i ragazzi lo tradiscono con TikTok

Il 40% degli under 25 usa il social cinese per fare ricerche. "Ma per i temi più seri legge i quotidiani online"

Khaby Lame è il re di TikTok. È diventato famoso per le parodie sui tutorial improbabili

Khaby Lame è il re di TikTok. È diventato famoso per le parodie sui tutorial improbabili

Roma, 21 agosto 2022 - Googolare? Ciao, ciao. Ormai è roba da boomer incalliti. La Generazione Z, quella dei nati tra il 1997 e il 2012, usa sempre meno i motori di ricerca, tanto che il 40% degli under 25, secondo dati interni di Mountain View, preferisce usare TikTok – il social cinese che propone video a raffica – per le proprie ricerche. I supergiovani di oggi, sempre in lotta coi matusa (come sanno bene Elio e le storie tese), pretendono tutto subito. "La Generazione Z non vuole perdere tempo a scovare le informazioni di cui ha bisogno saltando le pubblicità che si trovano tra i primi risultati. TikTok offre diverse scorciatoie – spiega l’esperta di social media Adrienne Sheares all’Abc – per scoprire velocemente ciò che si sta cercando".

Oltre alle ricerche, che si effettuano in maniera simile a quelle su Google, tra le funzioni più amate c’è la pagina ‘Per te’. In questo caso i contenuti vengono selezionati da TikTok in base agli interessi dell’utente, ai commenti e a quanto ci si è soffermati su un certo video. "Le probabilità che i risultati siano rilevanti è estremamente alta". E così mentre i boomer ancora si indignano perché Google ascolterebbe di nascosto le loro conversazioni (non è vero, ma è una leggenda urbana dura a morire) per proporre pubblicità ad hoc, la Generazione Z è ben lieta che un algoritmo macini i dati sulle loro preferenze per consigliare contenuti potenzialmente interessanti.

Il formato video piace particolarmente agli under 25 perché risulta più completo. "In questo modo – fa notare Sheares – possono farsi un’idea a 360 gradi di un locale o di un prodotto". Ma quando c’è da farsi un’idea sul Covid o le elezioni, anche i supergiovani preferiscono Google. "Su TikTok cercano informazioni leggere, come suggerimenti per il look o in quali locali andare. Se si imbattono su un video che li interessa e che tratta un tema più complesso, poi compulsano i motori di ricerca o siti dei quotidiani".

In realtà l’uso dei social come alternativa ai motori di ricerca non è proprio una novità. I primi studi accademici sul fenomeno risalgono al 2006, quando Twitter era appena nato e Facebook aveva giusto spento due candeline. Oggi, ovviamente, la realtà è molto più estesa e coinvolge sempre più utenti. Chi cerca la miglior pizzeria di Porta Nuova a Milano o di Prati a Roma, per esempio, oltre a consultare Google e TripAdvisor, può chiedere consigli a diversi gruppi su Facebook. Su Instagram e Pinterest comprare il vestito che indossa un influencer è semplicissimo: nella stragrande maggioranza dei casi basta cliccare sull’apposito pulsante per procedere all’acquisto. Non c’è bisogno di andare su Google per cercare quello specifico capo di abbigliamento.

E che dire dei video per restare in forma, che spopolano più o meno ovunque? Routine, a volte al limite dell’umano, che sono comunque tra le più apprezzate dagli utenti dei social. Per chi vende attrezzature o abbigliamento per il fitness, questo tipo di contenuti è il modo migliore per farsi notare. "Anche se gli utenti magari non interagiscono immediatamente con il marchio, in questo modo – spiega Sara Gasrow dell’agenzia di comunicazione RdwGrp – si rimane sempre in primo piano quando i potenziali clienti prendono in considerazione di iniziare una nuova attività fisica o hobby". Chi vuole scoprire nuove ricette o metodi su come restaurare vecchi oggetti arrugginiti, su TikTok e Instagram ha solo l’imbarazzo della scelta. Non è un caso che Khaby Lame sia diventato l’influencer più seguito al mondo sul social cinese proprio grazie alle parodie su alcuni improbabili trucchi per facilitarsi la vita. Un trionfo globale a cui è a mancato – per essere veramente il novello Supergiovane – solo un tripudio di miccette.

 

 

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