Giovedì 25 Aprile 2024

Sì viaggiare Tra sogni di carta

Giovanni

Morandi

Le guide turistiche sono quei libretti che quando li sfogli hanno la magia di farti capire che le distanze non si misurano in chilometri ma in fantasia. E questa è la ragione per cui passano gli anni e quei libretti riescono a sopravvivere anche agli sconvolgimenti dell’era digitale. Mantenendo viva una storia che risale alla Grecia classica quando quei manuali servivano a guidare i naviganti lungo le coste nei peripli ellenici. Una storia che nell’Ottocento vide il successo della guida rossa di Karl Baedeker, l’editore tedesco che accompagnò i giovani rampolli dell’aristocrazia europea desiderosi di affrontare il Grand Tour nei luoghi più belli

dell’Italia. Un’avventura rivissuta in forme diverse dai coniugi Wheeler, quando a vent’anni da bravi hippies decisero di andare a Istanbul e poi Kabul e poi Saigon e poi e poi e da allora non hanno più smesso di viaggiare per alimentare le loro guide ben concepite e che per i loro detrattori sono "fatte da gente strana che porta in giro gente strana che vuole andare in posti strani".

Il bello delle guide comunque è il loro modo di partecipare al viaggio, che non è mai autoritario ma sempre bisbigliato, lasciando libertà di decidere e di inventare. Perciò non esistono guide giuste o sbagliate, ma solo guide che corrispondono a modi diversi – appassionati, avventurosi, coraggiosi – di viaggiare. Piccoli libretti capaci di aprire grandi orizzonti, di dare corpo a viaggi anche solo progettati. Libretti per scoprire il piacere di scoprire. E questo è tutto quel che vi serve a condizione che abbiate un aereo che parta, un taxi che non scioperi e un visto sul passaporto.

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