Giovedì 18 Aprile 2024

Tre serie TV finite o cancellate che invece vorremmo tornassero

'Firefly', 'Boris' e 'Vinyl': il panorama delle serie televisive è affollatissimo, ma queste tre avrebbero facilmente uno spazio sotto i riflettori

Foto: 20th Century Fox Television/Fox International Channels/HBO

Foto: 20th Century Fox Television/Fox International Channels/HBO

Ogni anno molte serie TV vengono cancellate senza che nessuno si lamenti più di tanto, oppure terminano quando è giusto che lo facciano e tutti sono felici così. Altre volte, invece, a non essere rinnovati sono prodotti di cui poi si sente la mancanza: abbiamo selezionato i tre che meriterebbero un ritorno in grande stile. FIREFLY Una serie che mescola fantascienza e western in modo unico, creata nel 2002 da Josh Whedon, che all'epoca era noto soprattutto come l'autore di 'Buffy l'ammazzavampiri'. Siamo nell'anno 2517 e l'umanità è ormai in grado di spostarsi nel cosmo tra pianeti e lune: i protagonisti, splendidamente caratterizzati in fase di scrittura, sono i nove componenti che viaggiano a bordo di una nave spaziale dedita al contrabbando. La serie TV fu messa in onda in modo assurdo, con l'ordine degli episodi modificato rispetto a quanto previsto in sceneggiatura (rendendo così confusa la trama), e alla fine brutalmente chiusa dopo la realizzazione di soli quattordici episodi. Il film 'Serenity' (2005) ha provato a regalare ai fan un epilogo sensato, ma ancora oggi la speranza è che 'Firefly' possa tornare sul piccolo schermo, con nuovi episodi e tutti gli onori che merita. BORIS È la serie italiana cult per definizione ed è stata prodotta per tre stagioni, dal 2007 al 2010, poi seguite da una trasposizione cinematografica uscita nel 2011. La storia si svolge sul set di una sgangherata fiction televisiva, 'Gli occhi del cuore 2', e i protagonisti sono i componenti della troupe e del cast che ogni giorno devono portare a casa le scene necessarie alla messa in onda, spesso a prescindere dalla qualità del prodotto. La vera marcia in più di 'Boris' è stata la capacità di utilizzare il dietro le quinte di un set televisivo come grimaldello per una satira feroce nei confronti della società italiana tutta: un po' come a suo tempo, e con enorme successo, fecero i film di Fantozzi partendo dagli impiegati di una megaditta. La qualità di scrittura di 'Boris' è ancora oggi fra le cose migliori della televisione italiana e ogni anno i fan incrociano le dita perché venga realizzata una quarta stagione. VINYL Sesso, droga e rock 'n' roll, ma anche uno sguardo sull'industria discografica degli anni Settanta ottenuto grazie al contributo di Mick Jagger, Martin Scorsese e Terence Winter (quest'ultimo creatore di 'Boardwalk Empire' e sceneggiatore de 'I Soprano' e 'The Wolf of Wall Street'): con nomi di questo calibro, sulla carte 'Vinyl' non poteva fallire. Invece è durata giusto una stagione, andata in onda originariamente su HBO nel 2016. Il mancato rinnovo per la stagione 2 è stato motivato con il fatto che i costi erano elevatissimi e la risposta del pubblico non sufficiente a giustificare l'investimento. Sarebbe però bello trovare una quadratura del cerchio per riportare su piccolo schermo il momento in cui l'industria discografica stava passando dall'essere soprattutto al servizio della musica, al far prevalere più che altro il business: un tema capace di farsi metafora di molte altre cose e proprio per questo assai fertile. Leggi anche: - Titans, la serie TV coi supereroi giovani sbarca su Netflix - Le cronache di Narnia: film e serie TV in arrivo su Netflix - Black Mirror: la stagione 5 arriva a dicembre e sarà interattiva?