Lo Hobbit: la trilogia rimontata come film di 2 ore

L'attore Topher Grace tagliuzza film famosi: lo fa perché così si rilassa e ha utilizzato la trilogia di Peter Jackson per eliminare lo stress da Ku Klux Klan

Una scena di 'Lo Hobbit: un viaggio inaspettato' – Foto: Warner Bros./MGM

Una scena di 'Lo Hobbit: un viaggio inaspettato' – Foto: Warner Bros./MGM

C'è chi per rilassarsi fa jogging, chi lavora all'uncinetto, chi dipinge e chi va a pescare. L'attore Topher Grace rimonta film famosi: l'ultima sua fatica è la trasformazione della trilogia dello 'Hobbit' in un unica pellicola di due ore. In Rete non mancano coloro che sostengono, semplicemente sulla base della durata, che potrebbe essere un lavoro migliore di quello di Peter Jackson. Peccato che nessuno potrà verificare di persona. RIMONTARE LO HOBBIT Guardare uno di seguito all'altro 'Un viaggio inaspettato', 'La desolazione di Smaug' e 'La battaglia delle cinque armate', cioè i tre capitoli della trilogia dello 'Hobbit', significa trascorrere nella Terra di mezzo qualcosa come otto ore. Lavorando di forbici, Topher Grace ha sostanzialmente eliminato il 75% di quanto abbiamo visto su grande schermo, realizzando una versione "molto più rapida" (parole sue). Cosa ha tolto non si sa, però conosciamo la ragione di questo nuovo montaggio. PERCHÉ FARLO? Qualche anno fa Topher Grace ha iniziato a mettere le mani sui programmi di editing, giusto per vedere come sono, e ha scoperto che per lui il montaggio è un'attività estremamente rilassante: non ha ambizioni professionali, gli interessa solo come metodo efficace per staccare il cervello e ritrovare un centro. Nel caso specifico dello 'Hobbit', ciò che l'ha spinto al rimontaggio è stato lo stress accumulato sul set del film diretto da Spike Lee e intitolato 'BlacKkKlansman', nel quale interpreta il capo del Ku Klux Klan. Per approfondire: Un poliziotto nero contro il KKK: il nuovo film di Spike Lee LO STRESS DA KU KLUX KLAN Provato psicologicamente dal fatto di dover interpretare in maniera credibile un personaggio che disprezza nel profondo, Topher Grace ha cercato conforto eliminando scene di nani, draghi e hobbit. Non è la prima volta che si cimenta nell'accorciamento di film famosi: una delle sue opere più celebri è la riduzione della trilogia prequel di 'Star Wars' in un film da 85 minuti. Riuscì pure a mostrarla al pubblico in un'occasione, prima che Lucasfilm gli intimasse di non farlo mai più (è pur sempre una violazione del copyright). In quanto al nuovo 'Lo Hobbit', rimarrà invisibile a tutti, con l'eccezione dei suoi amici più intimi. Leggi anche: - Star Wars, Carrie Fisher tornerà: è la soluzione migliore? - Mission Impossible: quali sono gli stunt più pericolosi? - Kristen Stewart nel reboot di Charlie's Angels