Martedì 16 Aprile 2024

House of Cards, come sarà senza senza Kevin Spacey?

Il nuovo trailer della serie TV mette in campo indizi su come gli autori hanno gestito la sesta e ultima stagione: le sfide sono enormi

Foto: Netflix

Foto: Netflix

Considerato lo scandalo sessuale che l'ha travolto, il licenziamento di Kevin Spacey da 'House of Cards' era inevitabile. Però ha anche posto agli autori e al cast della serie TV una sfida tutt'altro che banale: realizzare la sesta e ultima stagione senza poter fare affidamento sull'attore che rappresentava il cuore pulsante dell'intero show, un cuore parecchio ingombrante. Il trailer della stagione 6, che annuncia lo sbarco su Netflix il 2 novembre, inizia a mostrare in quale modo si è corso ai ripari. HOUSE OF CARDS, STAGIONE 6: ROMPERE LA QUARTA PARETE NON BASTA A marzo del 2018 il teaser trailer ci aveva mostrato la presidente Claire Underwood (interpretata da Robin Wright): la trovavamo seduta dietro la scrivania della sala ovale, che si alzava e diceva "abbiamo appena iniziato", con sguardo fiero, diretto agli spettatori per rompere la quarta parete esattamente come molte volte aveva fatto Frank Underwood/Kevin Spacey. Da solo, però, l'escamotage della quarta parete non è sufficiente, perché bisogna riempirlo di significato: altrimenti diventa un vezzo, cosa che non era quando lo faceva Frank Underwood. Per approfondire: House of Cards, ecco la presidente Claire Underwood HOUSE OF CARDS: LA COMPLICITÀ DEGLI SPETTATORI Frank Underwood si rivolgeva direttamente agli spettatori per creare una sorta di complicità: 'House of Cards' racconta il lato oscuro del potere, quello fatto di intrighi, sotterfugi, ricatti e di ambizioni personali del tutto disinteressate al bene comune. Rompere la quarta parete serviva allora a trascinare lo spettatore dalla parte del "male", stuzzicare il suo cinismo e, in ultima analisi, sedurlo. La famosa seduzione del male. HOUSE OF CARDS: IL CAMBIO DI ROTTA? Guardando il nuovo trailer della sesta stagione si sente Claire Underwood dire: "Il regno dell'uomo bianco e di mezza età è finito" (a 0:26). Una frase che potrebbe essere la spia del cambio di rotta adottato dagli autori per chiudere 'House of Cards' senza Kevin Spacey. Forse, facendo rifermento esplicito all'attuale ondata femminista, Claire Underwood potrebbe presentarsi come colei che si ribella allo status quo e, rompendo la quarta parete, chiede la complicità degli spettatori. Per certi versi dunque, saremmo di fronte alla seduzione del bene, però incarnata da un personaggio che positivo non è: sfida interessante e insieme difficilissima. IL TRAILER IN INGLESE UN ULTERIORE PROBLEMA: C'È POCO TEMPO La sesta stagione di 'House of Cards' è composta da otto episodi, al posto dei consueti tredici. È un tempo ridotto, insomma, nel quale bisogna portare a conclusione le varie trame lasciate aperte: non era previsto dovessero terminare così in fretta, perché la chiusura dello show è stata decisa dopo lo scandalo di Kevin Spacey. Insieme a questa esigenza bisogna anche gestire il cambio di prospettiva, quello che forse ci porterà alla seduzione del bene compiuta da un personaggio negativo. Sono due aspetti complementari, che astrattamente parlando hanno le carte in regola per svilupparsi in molti più di otto episodi: agli sceneggiatori, insomma, è toccato anche lavorare di sintesi. Saranno riusciti a farlo senza snaturare la trama, oppure dare l'impressione di correre, o ancora di essersi dimenticati dei pezzi per strada? Lo scopriremo a partire dal 2 novembre. Leggi anche: - Alta fedeltà: Zoe Kravitz nella serie TV al femminile - Save Me, la serie TV di Sky Atlantic è piuttosto interessante - Polemiche intorno al segreto che J.K. Rowling teneva nascosto