Martedì 23 Aprile 2024

Game of Thrones: il finale non accontenterà tutti, dice Ian Glen

L'attore che interpreta sir Jorah Mormont anticipa che la fine della serie TV 'Il Trono di Spade' lascerà insoddisfatti alcuni spettatori

Ian Glen nei panni di sir Jorah Mormont – Foto: HBO

Ian Glen nei panni di sir Jorah Mormont – Foto: HBO

Milioni di fan in tutto il mondo attendono con impazienza e con timore l'ottava e ultima stagione di 'Game of Thrones' ('Il Trono di Spade'), che HBO manderà in onda nel corso del 2019. Il timore si spiega con il fatto che nessuno sa esattamente come andrà a finire la serie TV, anche perché George R. R. Martin non ha mai terminato quella letteraria, e non è affatto detto che alcuni dei personaggi più amati possano arrivare sani e salvi a termine dell'avventura. Ora l'attore Ian Glen, che interpreta sir Jorah Mormont, aggiunge un'ulteriore ragione di preoccupazione: ha infatti dichiarato che “il finale non accontenterà tutti”. GAME OF THRONES, IL FINALE Intervistato dall'Indian Express, Ian Glen ha dichiarato, a proposito del finale di 'Game of Thrones': “Quando l'ho letto ho pensato che fosse un epilogo piuttosto brillante. Anche io sono un fan della serie e devo dire che che ha soddisfatto le mie aspettative e le mie speranze. Ho pensato che fosse una degna conclusione. Ma dovremo solo vedere: sai, con un fenomeno di così grande come 'Il Trono di Spade' non puoi accontentare tutti. Tutto ciò che posso assicurare è che noi continueremo a fare ciò che abbiamo fatto sinora e che gli sceneggiatori hanno scritto degli episodi notevoli. Il loro lavoro ha sempre ottenuto riscontri eccellenti e sono sicuro che la cosa si ripeterà”. IL PROBLEMA DEL FINALE Ian Glen non ha rivelato molto, anche perché altrimenti i draghi di HBO l'avrebbero incenerito, ma ha comunque ribadito un punto importante: il finale del 'Trono di Spade' promette di essere diverso da quello di molte altre saghe fantasy. Lo stesso George Martin, nel 2011, aveva dichiarato che “la dicotomia fra Bene e Male, con i buoni che combattono i cattivi, è stata narrata magistralmente da Tolkien, ma col tempo i suoi molti successori l'hanno trasformata in una sorta di cliché. Io penso che la battaglia fra Bene e Male si combatta all'interno del cuore delle persone: è stato giustamente detto che un cattivo è l'eroe della fazione avversaria, e penso che ci sia una grande verità dietro questa affermazione”. IL CATTIVO È L'EROE DELLA FAZIONE AVVERSARIA Proprio l'abbandono della netta separazione fra Bene e Male ha fatto la fortuna dei romanzi di Martin e della serie TV che li ha portati su piccolo schermo: infatti, tutti noi abbiamo amato i personaggi sfaccettati e ambigui, oltre ai colpi di scena che fanno piazza pulita dei buoni rompendo il cliché che li vuole protagonisti sino al gran finale. In questo risiede l'incertezza intorno al finale di 'Game of Thrones', che altrimenti sarebbe facilmente prevedibile. È anche vero, però, che da quando gli showrunner David Benioff e D. B. Weiss hanno preso il controllo totale della trama, concedendosi una libertà narrativa che nelle prime stagioni non avevano, hanno ricondotto la serie TV più vicina al canone tradizionale del fantasy. Cosa che aumenta l'incertezza: come dice Ian Glen, insomma, “non puoi accontentare tutti”. Leggi anche: - The Looming Tower, la serie tv sui segreti dell'11 settembre - Edha: ecco la prima serie Netflix dall'Argentina - This Close, la serie tv scritta e interpretata da attori sordi