Federica Vincenti, amore finito con Michele Placido. "Troppa la differenza d'età"

La moglie dell'attore cambia nome e vita. E rivela: "L'affetto resta, ma la vecchiaia cambia le persone e inghiotte l'amore"

Federica Vincenti (Ansa)

Federica Vincenti (Ansa)

Roma, 20 dicembre 2017 - Federica Vincenti Placido, 34 anni e un figlio di 11, lascia il marito e gigante del cinema italiano Michele Placido e si sfoga su 'Vanity Fair': "L'età cambia le persone". Federica racconta di come l'ombra lunga e il nome ingombrante del marito l'abbiano sempre costretta a lottare per far emergere se stessa. Quando poi a questo sforzo, i 71 anni del marito hanno aggiunto anche una differenza incolmabile di passioni, voglie e testa Federica ha deciso di svoltare. Ha cambiato nome e vita, Federica, che oggi si chiama Luna ed è tornata alle sue passioni di ragazza tra cui il canto e il pianoforte.

COS'E' SUCCESSO - La differenza di età, alla quale all'inizio Federica non pensava, "si è allargata, piano piano. Fino a farsi voragine, non a distruggerci, ma a governare lei". Parla senza rimpianti o rancore Federica, ma con la consapevolezza di una donna che ha deciso di riprendere in mano la sua vita e affrancarsi dal pregiudizio onnipresente gettatole addosso da una società che l'ha sempre vista come 'la moglie di Placido' e mai come 'la donna e l'artista'. Oggi Luna parla con la sua voce e racconta: "Il mio primo pensiero è il pianoforte come fosse un uomo che hai tenuto lontano, con cui non hai mai concretizzato, ma che nella privazione ti è risuonato dentro sempre e con cui ora vuoi invecchiare".

Anche se a malincuore, sembra che Placido abbia accettato la decisione della moglie e che i due mantengano un sereno rapporto di affetto visto che, nelle parole della donna: "l’uomo della mia vita e padre di mio figlio resta l’uomo della mia vita e il padre di mio figlio, anche a stagione dell’amore finita". "Io ci sarò sempre per lui e lui ci sarà sempre per me, e questo ci fortifica".

A suo figlio insegna che il carattere è più importante del talento e a non curarsi di quel che dicono gli altri, che "il giudizio nasce dall’ignoranza, e che non bisogna preoccuparsi mai del brusio, basta dimostrare le proprie doti". Un po' come ha sempre fatto lei.