Dry Run: Hulk contro l'inquinamento ambientale

La storia vera dell'avvocato ambientalista Robert Bilott arriverà su grande schermo grazie al regista Todd Haynes e, forse, con Mark Ruffalo protagonista

Foto: AFP PHOTO/Alfredo ESTRELLA/LaPresse

Foto: AFP PHOTO/Alfredo ESTRELLA/LaPresse

Ormai da qualche tempo il cinema di impegno civile ha messo sotto la lente d'ingrandimento i problemi legati all'ambiente e all'inquinamento. Non sorprende dunque che il regista statunitense Todd Haynes sia al lavoro su un film intitolato 'Dry Run': narra la storia vera dell'avvocato ambientalista Robert Bilott (forse interpretato da Mark Ruffalo) e della causa che intentò contro l'azienda chimica DuPont. UN AVVOCATO IN DIFESA DELL'AMBIENTE La vicenda è stata raccontata per la prima volta nel gennaio del 2016, grazie a un articolo scritto da Nathaniel Rich e pubblicato sul New York Times. Il titolo: 'The Lawyer Who Became DuPont’s Worst Nightmare', cioè l'avvocato che divenne il peggior incubo della DuPont. Tutto comincia quando alcuni allevatori accusano l'azienda chimica di essere responsabile della morte dei loro capi di bestiame. Il ricorso in tribunale, portato avanti da Robert Bilott, divenne una feroce battaglia a suon di carte bollate e si concluse portando alla luce decenni di inquinamento ambientale. DRY RUN, IL FILM A partire dall'articolo di Nathaniel Rich, lo sceneggiatore Mario Correa ('Electoral Dysfunction') ha scritto l'adattamento per il grande schermo. A sedersi dietro la cinepresa sarà Todd Haynes, che ha conquistato una nomination all'Oscar nel 2003 grazie al film 'Lontano dal paradiso' e che tra le altre cose ha in curriculum 'Carol', 'Io non sono qui' e 'Velvet Goldmine'. L'uscita nelle sale cinematografiche è ancora da stabilire. HULK COME PROTAGONISTA? Nel gruppo di lavoro del film troviamo anche l’attore Mark Ruffalo, famosissimo come interprete di Bruce Banner/Hulk nell'Universo Cinematografico Marvel e per tre volte candidato all'Oscar: grazie a 'Spotlight', 'Foxcatcher' e 'I ragazzi stanno bene'. Nel caso di 'Dry Run', Mark Ruffalo figura come produttore esecutivo, ruolo che ha già ricoperto per esempio per il documentario 'Dear President Obama' (2016) e nei film 'I giochi dei grandi' (2004) e 'Teneramente folle' (2014). Voci di corridoio sostengono sia probabile che, oltre a occuparsi di una fetta della produzione, possa anche scendere in campo in qualità d'attore e dare corpo all'avvocato Robert Bilott. Leggi anche: - Cary Fukunaga è il nuovo regista di James Bond 25 - Avatar: la nuova serie TV di Netflix è in carne e ossa - Il tatuatore di Auschwitz: il libro diventa una serie TV