Giovedì 18 Aprile 2024

Sfida ai David tra Mainetti e Sorrentino

Maggior numero di candidature, 16, per il film di Paolo Sorrentino, È stata la mano di Dio, e per Freaks Out, il racconto tra storia e fantasia, ambientato nella Roma occupata dai nazisti del 1943, di Gabriele Mainetti. Seguono con 14 candidature Qui rido io, il film di Mario Martone su Eduardo Scarpetta, con 11 Ariaferma di Leonardo Di Costanzo e Diabolik dei fratelli Manetti. Ma sono anche altri i film che ambiscono a una statuetta nella 67ª edizione dei Premi David di Donatello che verranno assegnati martedì 3 maggio, in diretta su Raiuno dagli Studi di Cinecittà, gran cerimonieri Carlo Conti e Drusilla Foer.

Le cinquine di quelli che sono un po’ gli Oscar italiani, sono state annunciate ieri da Piera Detassis, presidente e direttrice artistica dei David: "Dopo due anni difficili, il cinema italiano ha resistito e queste candidature ne evidenziano la grande qualità". La cinquina più importante, quella per il Miglior film, è composta da È stata la mano di Dio, Freaks Out, Ariaferma, Qui rido io e Ennio, l’appassionato omaggio di Giuseppe Tornatore a Ennio Morricone e gli stessi cinque registi concorrono per la Migliore regia. Nella cinquina per la Migliore attrice protagonista: Swamy Rotolo, Miriam Leone, Aurora Giovinazzo, Rosa Palasciano, Maria Nazionale. In quella per il Migliore attore protagonista: Elio Germano, Silvio Orlando, Filippo Scotti, Franz Rogowski e Toni Servillo per Qui rido io, candidato anche come Miglior attore non protagonista per È stata la mano di Dio. "Avrò il piacere di condividere il palco – dice Carlo Conti – con una meravigliosa nobildonna senese in quella che sarà una grande festa per il cinema italiano all’insegna di ironia, leggerezza, eleganza". E, alludendo a quanto accaduto agli Oscar, per non rischiare di prendere ceffoni, assicura: "Non farò battute sulle acconciature dei presenti".

Beatrice Bertuccioli

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