Martedì 23 Aprile 2024

“Senza rete“ in tv contro il cyberbullismo

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"Non sprecate la vostra vita, non consentite a nessuno di giudicare chi siete. Datevi un valore, perché voi valete, siete il futuro. Non abbiate timore, individuate una persona e denunciate il vostro malessere. Non consentite a nessuno di limitare la vostra vita, perché voi siete preziosi". Sono le parole rivolte a una platea piena di ragazzi delle scuole romane da Katia Cascone, insieme al marito Nello, mamma e papà di Alessandro, tredicenne che a settembre si è suicidato dopo essere diventato vittima di bullismo e cyberbullismo.

Due temi al centro di Senza rete, il docufilm realizzato da Polizia di Stato e Rai Documentari, presentato in un evento condotto da Francesca Fialdini, in Sala Santa Cecilia all’Auditorium Parco della Musica di Roma, prima del debutto domani in seconda serata su Raidue.

Il film non fiction, scritto da Giovanni Capetta, Riccardo Mazza e Marco Speroni, che ne è anche il regista, unisce il racconto di chi per il bullismo si è ucciso, come nel 2012, il quindicenne Andrea Manes, ricordato dalla mamma Teresa; le testimonianze di adolescenti vittime dei compagni che sono riusciti a parlarne e denunciare, come Francesco e Valeria, ma anche la cronaca del lavoro delle forze di Polizia per combattere il fenomeno, assistere e aiutare le vittime.

"Ho conosciuto i genitori di Alessandro Cascone – spiega in sala ai ragazzi Lamberto Giannini, capo della Polizia – dopo ciò che è successo di terribile hanno reso il loro dolore positivo, per dire agli altri ragazzi quanto sia necessario aiutarsi e volersi bene e quanto sia importante la consapevolezza di certi comportamenti. Internet è come una bellissima autostrada che porta dappertutto, ma sulle autostrade si deve stare in maniera prudente e consapevole".

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