Il sistema per salvare bambini e animali lasciati sulle auto

Un sensore combinato a Intelligenza Artificiale riesce a rilevare la presenza sui veicoli di esseri animati e a lanciare l’allarme

Un sensore per il problema dei bambini che rimangono in auto

Un sensore per il problema dei bambini che rimangono in auto

L’abbandono, anche momentaneo e involontario di bambini o animali domestici in auto, può sfociare in tragedia, come ogni tanto testimonia la cronaca. Ora un piccolo sensore potrebbe aiutare a salvare delle vite, un’idea semplice ed economica messa a punto dai ricercatori dell’Università di Waterloo, in Belgio, che hanno creato un sistema di allarme che si innesca quando qualcuno viene lasciato da solo in un veicolo. E che a breve potrebbe equipaggiare le nostre vetture.

Il sensore anti abbandono

Come funziona il sensore anti abbandono? Il sistema sviluppato dai ricercatori belgi unisce la tecnologia radar con l'intelligenza artificiale per arrivare a rilevare bambini o animali incustoditi con un'accuratezza del 100%. Il dispositivo è abbastanza piccolo da stare nel palmo di una mano (misura tre centimetri di diametro) e va fissato allo specchietto retrovisore di un veicolo o montato sul soffitto. I segnali radar che invia il piccolo gadget scandagliano persone, animali e oggetti nel veicolo, distinguendoli fra animati e inanimati (rileva sottili movimenti respiratori), dopodiché la AI analizza i segnali e attiva un allarme che viene indirizzato al guidatore dell’auto, o a persone vicine all’auto. Nel frattempo il sistema impedisce il bloccaggio delle porte del veicolo.

Sulle auto dal 2020?

Sono diverse negli ultimi anni le soluzioni proposte per risolvere il problema dei soggetti lasciati nelle auto. Quest’ultima non è un concept destinato a rimanere nel cassetto: alla progettazione e realizzazione del device ha partecipato finanziariamente un importante produttore di componenti automobilistici che punta a introdurlo sul mercato entro la fine del 2020. "Risolve un grave problema a livello mondiale", spiega George Shaker, professore di ingegneria a Waterloo e sembra conveniente al punto da poter entrare nella dotazione standard dei veicoli. E dato che l'analisi della AI ha lo scopo di determinare il numero di occupanti e la loro posizione in un veicolo, queste informazioni potrebbero essere utilizzate per stabilire tariffe nei servizi di car sharing. Inoltre, non avendo telecamere, il sensore non pone problemi di privacy e non ha punti ciechi: il radar ‘vede attraverso’ i sedili e capisce se c'è un bambino in un seggiolino posteriore.  

 

 

 

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