Giovedì 18 Aprile 2024

Sean Connery, i 6 film da guardare per ricordarlo al meglio

La morte dell'attore scozzese rappresenta un ottimo motivo per (ri)vederlo nei suoi ruoli più iconici, da James Bond al papà di Indiana Jones

Da 'Indiana Jones e l'ultima crociata' - Foto: Lucasfilm

Da 'Indiana Jones e l'ultima crociata' - Foto: Lucasfilm

Roma, 31 ottobre 2020 - Morto il 31 ottobre, all'età di novant'anni, Sean Connery lascia una significativa eredità al mondo del cinema: quasi un centinaio di ruoli recitati e alcune interpretazioni che sono entrate nell'immaginario comune. Vogliamo ricordarlo attraverso sei film che ben lo rappresentano. AGENTE 007 - LICENZA DI UCCIDERE (1962) È il primo capitolo di quella che diventerà la fortunatissima serie dedicata a James Bond: Sean Connery protagonista è una scommessa della produzione, ma il suo fascino colpisce nel segno. Ancora oggi è considerato uno dei migliori 007 della storia, se non addirittura il migliore. Curiosità: inizialmente la critica italiana sottovalutò la pellicola, recensendola poco e male, talvolta con errori marchiani. Ad esempio definendo il protagonista un ispettore: lo fece Stampa Sera. CACCIA A OTTOBRE ROSSO (1990) Al più valido e stimato capitano della flotta sovietica viene affidato il comando di un sottomarino nucleare di ultima generazione, dotato di un motore che lo rende invisibile ai sonar e che dunque ne fa un'arma formidabile nel quadro della guerra fredda: segretamente, però, l'uomo sta pianificando una clamorosa diserzione. Interpretando il comandante sovietico Marko Ramius, Sean Connery ruba la scena a un cast non certo di poco conto, confermando che a volte gli basta alzare un sopracciglio per riempire l'inquadratura. HIGHLANDER - L'ULTIMO IMMORTALE (1986) Nel corso dei secoli, alcune persone si scoprono immortali e costrette a combattere le une contro le altre in duelli mortali (solo il taglio della testa conduce a morte certa): chi sopravviverà riceverà un agognato premio. Sean Connery si ritaglia un ruolo secondario, quello del mentore del protagonista, e lo fa talmente bene che negli anni successivi gli verrà spesso assegnata la parte del vecchio, saggio e carismatico consigliere di un attore più giovane. IL NOME DELLA ROSA (1986) L'adattamento dell'omonimo romanzo di Umberto Eco semplifica la narrazione, eliminando gli elementi più dotti e puntando in modo deciso sull'indagine legata alle misteriose morti che avvengono in un'abbazia benedettina, nell'anno 1327. Connery indossa le vesti del frate francescano Guglielmo da Barkerville con una naturalezza impressionante e grazie alla sua interpretazione vince un meritato BAFTA come migliore attore protagonista. THE UNTOUCHABLES - GLI INTOCCABILI (1987) David Mamet sceneggiatore, Brian De Palma regista, Ennio Morricone compositore della colonna sonora e un cast di lusso (c'è anche Robert De Niro) per uno dei crime/thriller cinematografici più famosi. La trama racconta la storia vera di come l'agente federale Eliot Ness riuscì a fare incriminale il potentissimo gangster Al Capone. Sean Connery interpreta un agente di polizia di origini irlandesi, ruvido e incorruttibile, che entra a far parte della squadra di Ness. Un ruolo che gli consente di vincere il suo primo e unico Oscar in carriera. INDIANA JONES E L'ULTIMA CROCIATA (1989) I primi due 'Indiana Jones' avevano trasformato Harrison Ford in un'icona del cinema popolare. Così, quando esce il terzo capitolo della saga ('L'ultima crociata'), Sean Connery accetta non solamente di interpretare il padre di Indy, ma anche di misurarsi in una guerra di carisma su grande schermo. L'alchimia fra i due attori funziona a meraviglia, il successo di pubblico e critica viene di conseguenza.

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