Giovedì 18 Aprile 2024

"Se io, se voi: tutti dal vivo" Antonacci riabbraccia i fan

Il debutto a Roma del tour del cantautore: 34 brani in scaletta e sorpresa Pausini "Sono stato oltre 3 anni senza salire sul palco, un record per me. E avevo paura"

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di Andrea Spinelli

Tutti vogliono cantare Antonacci. E non solo Cristicchi. Prova ne sia lo show con cui Biagio è planato l’altra sera nel cuore in tumulto di un Palazzo dello Sport di Roma assiepato da 10 mila fan in deliquio (rapporto uomodonna 1 a 4) per raccontarsi tra le sue canzoni a 360° – scaletta di 34 canzoni – su un palco a pianta centrale. Tra le “regine di Biagio”, le fan irriducibili, pure Laura Pausini omaggiata dal cantante milanese trapiantato a Bologna prima con Vivimi e poi con Tra te e il mare, salita in scena a sorpresa per condividere Se è vero che ci sei. Perché lui "è un reverbero di cose belle", come lo definisce Mario Incudine, altro ospite della serata per condividere Mio fratello: e Biagio proprio l’altro ieri a mezzanotte ha festeggiato sotto la grande volta disegnata da Luigi Nervi i suoi 59 anni.

"Mi sono trovato 3 anni e 3 mesi senza salire sul palco, record assoluto della mia vita" spiega poi nei camerini. "E, nonostante tutta l’esperienza che mi porto sulle spalle, salendo in scena ho avuto timore: non sapevo quale pubblico mi sarei trovato davanti, con quali attese. Invece l’energia è incredibile". Il peggio è passato. "Durante il Covid ho avuto un paio di giorni d’attacchi d’ansia" ammette. "Fortunatamente ero in casa con i figli, ma un po’ di smarrimento c’era lo stesso. Poi mi sono ripreso. Per due anni, però, non ho scritto niente ho solo imparato a fare il liutaio con i tutorial di YouTube e ad aggiustare le chitarre della mia collezione. Il secondo lockdown l’ho passato, invece, in campagna e questo mi ha permesso di dedicarmi all’attività dei campi. E non solo, visto che tra galline e uova m’è scappato pure di fare un figlio".

A proposito di eredi, i più grandi Paolo e Giovanni hanno iniziato a seguire le orme paterne, uno come autore e l’altro come rapper. All’ultimo Sanremo Paolo, coautore del brano di Tananai, s’è ritrovato in gara contro nonno Gianni Morandi e Jovanotti. "La cosa mi ha fatto sorridere" dice Biagio, che il 17 dicembre sarà in concerto pure a Firenze e il 19 e 20 a Milano. "Certo, durante l’annuncio quel “…di Paolo Antonacci“ mi ha fatto venire la pelle d’oca. M’è tornato in mente mio padre, che si chiamava proprio come lui e sarebbe stato felice di sentire il nome del nipote su quel palco. Mentre io, da padre, avrei accettato un patto col diavolo perché accadesse". Sanremo no, non lo tenta. Almeno in gara. "All’Ariston puoi andare solo con una canzone figa, che ti rappresenta e che possa lasciare il segno. E poi quando sei davanti a quel microfono sai che ti sta guardando tutta Italia. Oggi probabilmente non sarei pronto a livello emotivo".

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