Martedì 23 Aprile 2024

Se il grigio impiegato è un killer professionista Il giallo diventa un dissacrante feuilleton

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Lavora a Treviso. E a Treviso piove, piove tantissimo. Sembra l’Apocalisse da quanta acqua viene giù. Esondano i fiumi. Si allagano le cantine. La gente è disperata. Si invocano le autorità. Si scappa. Si spera in Dio. Ma lui, Walter Galati, prosegue il suo lavoro di impiegato Inps. È un impiegato semplice, insignificante. Di lui se ne approfittano tutti. La collega che esce prima e si fa timbrare il cartellino e, soprattutto, la cosiddetta “Banda dei Quattro”, colleghi maneggioni e prepotenti, colleghi che rubano. E, ancora, la moglie che si lamenta sempre, ha pretese più o meno assurde, lo tratta da cretino. Insomma, Walter sembra proprio uno sfigato destinato a un’esistenza grigia e deprimente. Però, nessuno sa che Walter ha una doppia vita. Non sanno che Walter è un killer come pochi. Esegue i suoi lavori con precisione millimetrica. Colpisce dove deve colpire e incassa il suo vero stipendio (depositato al sicuro in una banca all’estero). Però, a un certo punto, Walter sospetta che l’Agenzia per cui lavora voglia farlo fuori perché, appunto, i killer non vanno in pensione.

I suoi sospetti si indirizzano in più direzioni. Come in più, intrecciate, direzioni, si sviluppa la trama di questo romanzo, tra cani sgozzati, ispettori dell’Inps che allarmano la Banda dei Quattro, truci esponenti della ‘Ndrangheta in trasferta, un mega progetto a luci rossi e altre avventure. Insomma, da Francesco Recami (foto), un moderno e dissacrante feuilleton.

ghid

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