Venerdì 19 Aprile 2024

Scoperto 'per caso' un nuovo ghiaccio a media densità (MDA)

Ottenuto in un esperimento all'University College di Londra, apre nuovi interrogativi per fisica e astrofisica

Il ghiaccio MDA ottenuto dagli scienziati inglesi

Il ghiaccio MDA ottenuto dagli scienziati inglesi

Da oggi la scienza conosce l'esistenza di un nuovo ghiaccio: l’MDA, ovvero ghiaccio a media densità, che si aggiunge a quello ad alta e a bassa densità.

A ottenerlo in laboratorio è stato un gruppo di ricercatori dell'University College di Londra, che hanno messo in un bicchiere ghiaccio normale insieme con cuscinetti a sfera d'acciaio raffreddati a -200°C: le forze di taglio prodotte dal movimento hanno quindi creato il ghiaccio MDA.

Una scoperta casuale, ma sensazionale

Il risultato a dire il vero è stato casuale: “È stato uno di quegli esperimenti da venerdì pomeriggio, in cui ci si mette all’opera e si vede cosa succede”, ha rivelato il dottor Christoph Salzmann, membro del team. “Ingenuamente si pensava che non sarebbe accaduto nulla di particolare, che il ghiaccio si sarebbe semplicemente frantumato in pezzi più piccoli. Ma con nostra grande sorpresa non è stato così”.

L’esperimento ha infatti prodotto un fine strato bianco, con una densità a metà tra le altre due forme conosciute di ghiaccio amorfo: una densità assai simile a quella dell'acqua liquida. Dal punto di vista scientifico l’importanza dell'esperimento, riportato in dettaglio in un articolo su Science, sta nel fatto che si pensava che l'acqua super-raffreddata si ritrovi a esistere in due diverse fasi liquide contemporaneamente, con una che galleggia sopra l'altra, ma la scoperta del ghiaccio MDA mette ora in discussione questa idea. “Sono convinto che se riusciremo a capire cos'è esattamente questo MDA, allora capiremo molto meglio anche l'acqua liquida”, ha affermato sempre il dottor Salzmann.

Dall’MDA nuovi quesiti anche per l’astrofisica

Gli scienziati pensano che l'MDA potrebbe essere un componente importante anche delle lune ghiacciate del sistema solare esterno: le intense forze di taglio dovute alla forza di gravità dei pianeti potrebbero infatti riprodurre lo stesso fenomeno verificato nel tumbler all'University College di Londra. Dove i ricercatori hanno anche scoperto che, se riscaldato, questo nuovo ghiaccio rilascia una straordinaria quantità di calore.

 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro