Giovedì 25 Aprile 2024

Scoperto uno scheletro di vampira. Teschio, falce e lucchetto: il perché degli esperti

In Polonia uno scavo in un cimitero del XVII secolo ha riportato alla luce i resti di un vampiro donna sepolta con metodi particolari

Lo scheletro della vampira scoperto in Polonia

Lo scheletro della vampira scoperto in Polonia

Roma, 5 settembre 2022 - Uno scheletro di una vampira è stato scoperto in un cimitero polacco del diciassettesimo secolo. Il team di archeologi dell'Università Nicholas Copernicus ha condotto nel villaggio di Pien, nella Polonia sud-orientale, lo scavo che ha riportato alla luce anche il teschio del vampiro donna con una falce sigillata sul collo con un lucchetto. Secondo gli storici e gli esperti della materia, questo tipo di sepoltura era utilizzata dai polacchi superstiziosi vissuti nel corso del 1600 affinchè una persona che si pensava fosse un vampiro, non riuscisse a tornare in vita. La chiusura della serratura infatti simboleggia proprio l'impossibilità del ritorno tra i vivi della defunta.

Il professore Dariusz Polinski ha guidato il team di archeologi nello scavo che ha dato risultati stupefacenti. Nei suoi commenti Polinski si è soffermato soprattutto sull'immagine del teschio, trovato con un berretto di seta, un dente molto sporgente e con la falce fermata da un lucchetto sotto il collo, dando una spiegazione molto particolare: "La falce era appoggiata sul collo in modo tale che se la vampire avesse cercato di alzarsi, la testa sarebbe stata mozzata o comunque gravemente ferita".

Gli scavi nel cimitero in Polonia che hanno riportato alla luce le ossa di vampira
Gli scavi nel cimitero in Polonia che hanno riportato alla luce le ossa di vampira

Già a partire dall'XI secolo nell'Europa orientale, in Paesi come le attuali Romania e Polonia, ci sono riferimenti ai vampiri e ai rituali che venivano usati una volta che venivano uccisi. Secondo la rivista 'Smithsonian Magazine' "alcune persone che morivano si sarebbero fatte strada fuori dalle tombe come mostri 'succhiasangue' pronti a terrorizzare di nuovo i vivi". E così divennero comuni pratiche di sepoltura particolari per combattere "un'epidemia di vampiri" scoppiata soprattutto in Polonia.

Oltre alla pratica della falce sotto la testa chiusa da un lucchetto, altri modi per proteggersi dal ritorno dei vampiri includevano "il taglio della testa e delle gambe - ha detto il professor Polinski al New York Post -, il posizionamento del cadavere del defunto a faccia in giù per far sì che mordesse il terreno, ma anche bruciare il presunto vampiro dopo averlo colpito con delle pietre".

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