
Roma, 19 maggio 2023 – Un uomo di 76 anni è stato accusato per avere rubato le iconiche scarpette rosse indossate da Judy Garland nel Mago di Oz. Il furto risale a quasi 20 anni fa, quando le scarpe di paillette color rubino sono state trafugate dal Judy Garland Museum, nel Minnesota. Si tratta di una delle uniche quattro paia di scarpette sopravvissute nel tempo e che Garland ha indossato durante la realizzazione del ‘cult movie’ del 1939: erano assicurate per 1 milione di dollari, ma il loro valore attuale è di circa 3,5 milioni. Un cimelio talmente prezioso da fare scattare l’accusa per “furto di oggetti di valore culturale”. Era il 2005 e le indagini non si sono mai fermate. È stata addirittura l’Fbi a recuperare la refurtiva nel 2108 ed ora è scattata la convocazione in tribunale per Terry J. Martin: ecco cosa è successo.
Le scarpette rosse: perché sono così preziose
Le scarpette rosse ricoperte di paillette rosso rubino fanno subito pensare a Doroty, la protagonista del Mago di Oz interpretata da una giovanissima Judy Garland, allora 15enne. “Non c'è posto come casa”, diceva Doroty battendo i tacchi nel film diretto da Victor Fleming. Durante le riprese del film, l’attrice ha indossato diverse paia di scarpe, ma ad oggi sono sopravvissute solo quattro paia autentiche. Il preziosissimo cimelio è stato realizzato con una dozzina di materiali diversi, tra cui polpa di legno, filo di seta, gelatina, plastica e vetro. La maggior parte del colore rubino deriva dalle paillette, ma i fiocchi delle scarpe contengono anche perline di vetro rosso. L'attuale valore di mercato è di circa 3,5 milioni di dollari, come hanno dichiarato i procuratori federali nell’annunciare la condanna del 76enne Terry Martin.
Il furto
Le scarpe sono state rubate nel 2005 al Judy Garland Museum di Grand Rapids, città natale dell’attrice scomparsa. Qualcuno era entrato da una finestra del museo e aveva rotto la teca dove erano esposte. Nel corso degli anni, sono state offerte ricompense allettanti nella speranza che qualche collezionista si presentasse con la refurtiva, ma nessuno ha mai abboccato all’amo. Addirittura, un donatore anonimo dell'Arizona aveva accolto 1 milione di dollari per convincere il ladro a farsi avanti. All’epoca, le scarpe erano state date in prestito al Museo dal collezionista di cimeli di Hollywood, Michael Shaw. Le altre tre paia che Garland indossava nel film sono custodite dall'Academy of Motion Picture Arts and Sciences (l’organizzazione degli Oscar), dallo Smithsonian Museum e da un altro collezionista privato.
Le lunghe indagini
Le indagini sono state lunghe e tortuose, ci sono voluti quasi 20 anni per risolvere il giallo delle mitiche scarpette di Doroty. E non sono mancati i colpi di scena. Nel 2017, un uomo aveva detto alla compagnia che aveva assicurato il cimelio scomparso che poteva aiutarla a recuperare le scarpe. Dopo un'indagine durata quasi un anno, l'Fbi ha sequestrato le scarpe a Minneapolis nel luglio del 2018. A quanto pare, le scarpe sarebbero state ritrovate nella casa di Martin.
Il processo
Questa settimana, il 76enne Terry Martin è stato accusato di furto di un’opera d'arte. Lo hanno annunciato mercoledì i pubblici ministeri federali del North Dakota. Nei giorni sorsi è stata emessa una convocazione in tribunale per Martin. La prima udienza è stata fissata per il 1° giugno e si terrà in video chiamata. Terry Van Horn, portavoce del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti nel Nord Dakota, ha affermato di non poter fornire altri particolari: il caso è ancora top secret.