Lunedì 9 Settembre 2024

Non vedremo gli anelli di Saturno per un po’: ecco perché

Si tratta di un fenomeno naturale e periodico causato dal moto del pianeta e dalla prospettiva dalla Terra

Saturno in un momento del suo moto nel quale gli anelli sono ben visibili dalla Terra

Saturno in un momento del suo moto nel quale gli anelli sono ben visibili dalla Terra

Roma, 7 novembre 2023 – Conto alla rovescia per gli amanti dell’astronomia: gli anelli di Saturno – composti da rocce, ghiaccio e lune – stanno scomparendo alla vista della Terra. La conferma viene da un comunicato della Nasa, che stima la “scomparsa” entro 18 mesi, ovvero nel 2025. 

Si tratta di un fenomeno perfettamente normale, che ha a che fare con il moto di rivoluzione del pianeta. Infatti, se la Terra impiega circa 365 giorni per ruotare attorno al Sole, a Saturno servono più di 29 anni per compiere il giro. Nella fase attuale del moto, gli anelli sono visibili grazie a un’inclinazione di 9 gradi: una condizione ottimale per ammirarli. Entro l’anno prossimo, l’inclinazione scenderà a 3,7 gradi, e poi a zero il 23 marzo 2025: così la prospettiva dalla Terra sarà tale da vedere appena una linea sottilissima “tagliare in due” Saturno.

Saturno in due momenti nei quali gli anelli sono quasi invisibili dalla Terra (Nasa Hubble)
Saturno in due momenti nei quali gli anelli sono quasi invisibili dalla Terra (Nasa Hubble)

Sebbene si tratti di strutture astronomiche colossali, che si espandono fino a 140 mila chilometri, gli anelli principali sono alti appena una decina di metri, rendendo impossibile una visione “da lato” da una distanza di 1,2 miliardi di chilometri, ovvero quella con il nostro pianeta. 

Ma niente paura: dal fatidico 25 marzo 2025 in poi, gli anelli torneranno ad essere progressivamente in vista, fino a raggiungere il picco nel 2032, quando la gradazione salirà a 27 gradi.

In realtà, gli anelli di Saturno stanno effettivamente scomparendo per sempre. La sonda Cassini della Nasa ha scoperto che stanno perdendo costantemente tra i 400 e i 2800 chilogrammi al secondo. Tuttavia, si tratta di un’erosione che impiegherà centinaia di milioni di anni per completarsi.

Se vuoi iscriverti al canale WhatsApp di Qn clicca qui