Sanremo 2021: cosa significa la spilletta che indossano i cantanti

Da Fedez a Renga, lo slogan della campagna: "È passato un anno. Non c'è più tempo"

Sanremo 2021: Francesca Michielin e Fedez (Ansa)

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Roma 4 marzo 2021 - 'I diritti sono uno spettacolo'. Sul palco dell'Ariston i big non si dimenticano dei loro colleghi e lavoratori dello spettacolo, che in quest'anno di pandemia, con cinema e teatri che riapriranno le porte forse solo il 27 marzo, hanno sofferto una crisi senza precedenti. E allora ecco che a Sanremo 2021, nella serata che omaggia la canzone d'autore italiana, a partire da Fedez, Roy Paci, Casadilego e Renga, gli artisti espongono la spilletta della campagna, con simbolo la funzione 'play'.

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"È passato un anno. Non c'è più tempo", è lo slogan della campagna. "Lo spettacolo dal vivo - si legge in un comunicato degli animatori - è un settore che da tempo necessita di una riforma strutturale e di un cambio di percezione volto a riconoscerne il valore culturale, produttivo - in termini economici e occupazionali - e sociale - come elemento di aggregazione di città, province e periferie. La pandemia è stata e continua a essere per il settore culturale un acceleratore di consapevolezza: senza un intervento definitivo e il più possibile unitario, le conseguenze di questa crisi saranno drammatiche e avranno ricadute insostenibili sulla vita dei lavoratori, sulla salute dell'intero settore e sul PIL del nostro paese".  

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"La necessità di questa ulteriore campagna - spiega ancora il comunicato - sta non solo nei numeri - che dipingono una situazione drammatica per i lavoratori, le aziende e le realtà da cui è composto il settore - ma anche nella preoccupante mancanza, nel corso dell'ultimo anno, di un metodo meno randomico di programmazione dei ristori e gestione delle risorse dedicate". A poco più di un anno dall'inizio della pandemia "non ci sono ancora ammortizzatori congrui per i lavoratori e le realtà del settore - continua la campagna - ; i lavoratori subiscono ancora gli effetti di imperdonabili lungaggini nella ricezione degli indennizzi a causa dei ritardi da parte dell'Inps. Quello che ci si aspetta nelle prossime settimane è che il ministero si impegni a stabilire un meccanismo di ristori ponderati su fatturati e costi di struttura, incrociando i dati che ormai dopo un anno dovrebbe aver acquisito; che i ristori vengano distribuiti equamente tra le parti in causa affinché non siano più istituiti fondi di pari stanziamento che in un caso sono da dividere tra pochi e nell'altro sono da dividere tra innumerevoli soggetti".