Sanremo 2020, Junior Cally: "Violenza sulle donne insopportabile"

Dopo le polemiche sui testi sessisti di una canzone del 2017, il rapper si scusa su Instagram. Amadeus: "Non avevo dubbi sul tuo pensiero"

Junior Cally con Amadeus (Ansa)

Junior Cally con Amadeus (Ansa)

Roma, 25 gennaio 2020 - A una manciata di giorni da Sanremo 2020, Junior Cally torna sulle polemiche che infuriano a causa dei testi sessisti e violenti di una sua canzone del 2017 che parlava di stupro e femminicidio. "Trovo insopportabile qualsiasi violenza sulle donne", assicura sulle stories di Instagram. E quasi immediata arriva la risposta di Amadeus: "Apprezzo le tue parole. Non avevo dubbi sul tuo pensiero".  Così, mentre ancora si attende il verdetto della Rai sulla sua presenza in gara a Sanremo, al Teatro Ariston Cally ha provato, per la seconda volta, sia il brano in gara 'No grazie' che la cover del giovedì 'Vado al massimo' con i Viito.

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Junior Cally (Dire)

Le scuse di Junior Chally

"Moltissime persone, forse che si avvicinano al rap per la prima volta, si sono sentite ferite. Me ne dispiaccio profondamente, non era e non sarà mai mia intenzione ferire qualcuno", ha scritto il rapper sulle storie di Instagram. "Ho provato a spiegare - scrive ancora - che era un altro periodo della mia vita e che il rap ha un linguaggio descrittivo nel bene e nel male e rappresenta la cruda realtà come fosse un film. Purtroppo moltissime persone, forse che si avvicinano al rap per la prima volta, si sono sentite ferite. Me ne dispiaccio profondamente, non era e non sarà mai mia intenzione ferire qualcuno. La cosa più importante che voglio ribadire è che la musica mi ha dato una speranza e mi ha salvato la vita in un momento in cui avevo una marea di problemi ed è solo la musica che voglio portare sul palco di Sanremo. Per questo ad Amadeus ho proposto un brano che non ha quei testi e quelle immagini, che non avrà accanto la parola 'Explicit'".  

"Insopportabile la violenza sulle donne"

Ma soprattutto Cally sottolinea: "Trovo insopportabile la sola idea della violenza contro le donne, in ogni sua forma. Sono un ragazzo, un uomo che fa del rispetto, non solo delle donne, ma degli esseri umani uno dei suoi valori cardine. Mamma Flora è la persona più importante della mia vita e da qualche mese c'è Valentina al mio fianco: siamo complici, amici, ci amiamo e rispettiamo. Questa è la mia vita e questo spero sarà il mio Sanremo".

L'appello del rapper 'buono'

Dal paese del Napoletano di Pollena Trocchia arriva l'appello di un rapper locale, Carmine Vecchione in arte Ser Key, che non ci sta al messaggio di "rap cattivo a tutti i costi", e invita Junior Cally a usare la popolarità per "veicolare messaggi importanti, come il rispetto per l'ambiente e a stare lontani dalla violenza e dalla criminalità organizzata, che può solo portare i ragazzi in galera o al camposanto".  Ser Key, 24 anni, ha girato il suo singolo 'Amazzonia' in parte nelle stesse scuole dirette da Angela Rosauro, la dirigente che ha lanciato la petizione contro Junior Cally per "non sdoganare sul palco dell'Ariston la violenza e il femminicidio", alla quale hanno aderito oltre 19 mila persone da tutta Italia in meno di una settimana.

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