Ornella Muti a Sanremo: perché le polemiche su cannabis e Russia

A poche ore dalla prima serata del festival, l'attrice parla di legalizzare la marijuana

Roma, 1 febbraio 2022 - A poche ore dalla prima serata di Sanremo 2022 scoppia la polemica intorno a Ornella Muti. Icona di sensualità, protagonista di tante pellicole della commedia italiana anni Ottanta, è la co-conduttrice della prima serata della 72esima edizione del festival di Sanremo (presentato da Amadeus) in programma dal 1° al 5 febbraio al teatro Ariston della Città dei fiori.

Ornella Muti (età 66 anni), a poche ore dall'inizio della kermesse finisce nell'occhio del ciclone per le sue posizioni sulla cannabis e per la sua cittadinanza russa.

La scaletta della seconda serata di Sanremo

La cannabis legale

La Muti, infatti, ha ricevuto un mazzo di cannabis da parte del Comitato Promotore Referendum Cannabis. A consegnarglielo Antonella Soldo di 'Meglio Legale', co-promotore del Referendum Cannabis Legale insieme all’Associazione Luca Coscioni. Il referendum nell’estate 2021, in una sola settimana ha raccolto oltre 600.000 firme ed ora è in attesa del vaglio della Corte Costituzionale. Da tempo l’attrice è vicina al tema della legalizzazione. Ha dichiarato più volte di essersi avvicinata a questa pianta in occasione della malattia della madre (Ilse Renate Krause, scultrice di origine estone morta a ottobre 2020).

Un’esperienza che l’ha portata alla decisione di aprire in Salento l’Ornella Muti Hemp Club, un’associazione – nata da un’idea della figlia di Muti, Naike Rivelli – che aiuta i pazienti che hanno necessità di cannabis medica e fa informazione sul tema, fa sapere l’associazione Coscioni in un comunicato.

"Io non spaccio canne, sono una madre, sono una nonna, sono consapevole dei pericoli, ma credo che legalizzare le droghe leggere sia la cosa migliore" spiega la Muti durante la conferenza stampa della prima serata del festival. E aggiunge: "E' una cosa complicata da gestire. Ma c'è tutto un giro pericoloso e si trovano cose ben più pesanti: meglio avere la possibilità di ottenere ricette".

La cittadinanza russa

Altro tema 'caldo' la possibilità di avere la cittadinanza russa: la Muti, in un'intervista con l'agenzia russa Tass, ha detto che sta raccogliendo i documenti necessari. La nonna materna dell'attrice, infatti, era originaria di San Pietroburgo e da lì emigrò con il marito in Estonia, dove nacque sua madre. "Amerei diventare una cittadina russa" ammette la co-conduttrice del festival. Poi spiega: "Ho una famiglia in Russia e lì sono molto amata. Mi è stata offerta la possibilità di avere la cittadinanza russa".

In riferimento alla crisi con l'Ucraina e se ne abbia valutato il significato politico, la Muti dice: "Io non mi occupo di politica, non me ne sono mai occupata, non ragiono con quel pensiero. Vado con il cuore, vedremo quello che succederà: se questa cosa diventa un problema, deciderò cosa fare".

Sempre in tema Russia, la Muti parla anche della politica di oppressione della comunità Lgbt. "Questa è una cosa che mi addolora della Russia, perché questo problema non ci dovrebbe essere. Questo è un tema che trovo anche assurdo dover affrontare ancora. Per me semplicemente non esiste diversità su questa base tra le persone. Ho sempre vissuto insieme ad amici e collaboratori omosessuali. A me quello che ognuno fa a casa propria non interessa. E mi sono sempre sentita protetta e sostenuta nell'ambiente omosessuale" ammette l'attrice.