Sanremo 2023, Chiara Francini e le donne che non sono madri: il monologo

In scena con oltre un'ora di ritardo sulla scaletta. Dialogo con un figlio immaginato, tra interrogativi e sofferenza

Chiara Francini (Ansa)

Chiara Francini (Ansa)

Sanremo, 11 febbraio 2023 – Si accendono le luci, l’annuncio di Amadeus e i riflettori puntati sulle scale dell’Ariston per non perdere nemmeno un secondo della sinuosa discesa di Chiara Francini, co-conduttrice di serata. E, invece, quella celeberrima scalinata è rimasta vuota: lei, che di scontato non ha proprio nulla, ha preferito stupire tutti seduta in platea. “Signor Ama, io preferisco restare qua: all'umiltà non rinuncio", ha detto l’attrice fiorentina. "Vengo dalla provincia, da Campi Bisenzio”, spiega l'attrice, con un lungo abito nero e una borsa a forma di cuore, che insiste nel dare del "lei" al conduttore. "Il momento della discesa è sacro: è una liturgia da rispettare", ribatte Amadeus. "Ma io sono profana", ribatte Francini. “Lei lo sa in quanti hanno camminato su quei gradini? Io quelle scale preferirei salirle, piano piano”. Salvo poi rientrare da vamp, in abito lungo stile Wanda Osiris.

“Qualsiasi cosa si porti a Sanremo, la politica si fa”

L’atteso momento del monologo di Chiara Francini è arrivato a notte fonda. Che sarebbe stato un intervento di peso, con la leggerezza della migliore comicità toscana che la contraddistingue, era già già quando in conferenza stampa ha esordito: “Sanremo è l'acquasantiera dell'Italia, da Amadeus totale libertà”. Battute amare che fanno pensare. "Qualsiasi cosa si porti a Sanremo, anche se è un monologo comico, la politica la si fa sempre e non solo quando si parla di politica. Anche quando si fa un monologo leggero si possono veicolare dei messaggi", ha sottolineato Chiara. "Io penso che si possano veicolare dei messaggi anche con la leggerezza, leggerezza non significa superficialità”, ha aggiunto l'attrice. “Io nel monologo veicolerò messaggi in cui credo, avendolo scritto io. Porto quella che è la mia esperienza umana, il mio essere donna".

Il monologo: "Volevo solo essere brava"

Ha affrontato i temi più spinosi Chiara Francini, come quella “maternità mai avvenuta che fa sentire una donna sbagliata”. Ha mostrato la difficoltà a convivere con l’immagine della donna che gli agli vorrebbero che tu fossi: “mai sposata”, “mai stata mamma”, mai stata un cliché. "Io da qualche parte penso di essere una donna di merda perché non so cucinare, perché non mi sono sposata e perché non ho avuto figli. Razionalmente so che va bene così, ma da qualche parte, dentro di me, c'è questa voce, esiste, e io, alla fine, penso che abbia ragione lei, che io sia sbagliata". Chiara Francini porta sul palco del Teatro Ariston tutti i dilemmi della maternità mancata (finora). "Arriva un momento della vita in cui è chiaro che sei diventato grande: quando hai un figlio", esordisce. L'attrice parla della maternità, quella delle amiche che a un certo punto "cominciano a figliare" a "valanga". La migliore amica e poi tutte le altre. "Quando qualcuna ti dice che è incinta e tu non lo sei mai stata c'è come qualcosa che ti esplode dentro", dice, sottolineando che "mentre accade tutto questo, tu devi festeggiare, perché la gente incinta è violenta e vuole solo essere festeggiata. E non c'è spazio per il tuo dolore, per la tua solitudine". "Passeggini, passeggini ovunque". "E io, io che continuavo a fare le mie cose sempre meglio, sempre guadagnandoci di più, con sempre più persone che mi guardavano e mi amavano. E poi. E poi a un certo punto io mi sono accorta che il tempo passava e che se non mi sbrigavo io, forse, un figlio non lo avrei mai avuto. E se anche mi sbrigavo, poi, non era mica detto. Perché anche quando ti decidi che è il momento giusto poi, magari, il corpo ti fa il dito medio e tu, allora, rimani col dubbio di aver sbagliato, di aver aspettato troppo, di essere una fallita", continua l'attrice. Così arriva "il senso di colpa" che "rimbomba dentro, come un eco". Poi c'è la paura che la maternità possa cambiarla: "E io già lo so, bambino, tu mi porterai via tutta la creatività, la luce". "Ti aspetto e ti desidero così tanto che sarai per forza una delusione. Ma come parlo…? Ma che madre sono? Non sono una madre, intanto…" "Forse, sei proprio tu che non vuoi venire da me, perché credi che io mi sia dimenticata di te, che io mi sia dimenticata della vita. Perché avevo troppo da fare. Ma io volevo solo essere brava, io volevo solo essere preparata, io volevo che tu fossi fiero di me. Anche se ancora non ci sei. Forse, perché ci sei sempre stato", conclude l'attrice tra gli applausi dell'Ariston.