Pausini superstar a Sanremo: "Il mio sogno in Eurovision"

Laura annuncia all’Ariston che condurrà con Mika e Cattelan lo show a Torino. "Avrei voluto gareggiare quando vinsi il Festival"

Laura Pausini, 47 anni, ieri sul palco dell’Ariston subito dopo la sua esibizione

Laura Pausini, 47 anni, ieri sul palco dell’Ariston subito dopo la sua esibizione

"Il mio 2022 sarà pieno di tante sorprese" aveva anticipato Laura Pausini nella cartolina inviata al Tg1 per confermare la sua presenza al Festival e ringraziare Amadeus dell’invito. Una delle più grosse è la conduzione dell’Eurovision Song Contest 2022, ufficializzata ieri sera sul palco dell’Ariston con la presenza pure di Mika e di Alessandro Cattelan, suoi compagni d’avventura in questa 66ª edizione, portata in Italia dalla vittoria dei Maneskin, in programma dal 10 al 14 maggio al PalaOlimpico di Torino. E per calarsi già nell’atmosfera della competizione Laura ha pensato di omaggiare un’icona della "Champion League della canzone" come gli Abba facendo sua la loro I have a dream.

"Quando ho vinto io il Festival con La solitudine, l’Eurovision non era conosciuto in Italia come lo è oggi ed è stato un peccato perché allora mi sarebbe piaciuto molto partecipare" racconta la cantante romagnola. "Qualche anno fa mi è stato chiesto di presentarlo, ma non ho potuto perché ero impegnata nel mio tour mondiale". Ad Oslo nel ’96 aveva condotto Morten Harket degli A-ha, a Tel Aviv nel 2019 la statuaria Bar Refaeli, ma, con buona pace di Cattelan (unico conduttore, però, ad aver giocato un preliminare di Champions Leage), una coppia canora di questa levatura al timone dell’Eurovision non c’era mai stata. Anche se l’Italia in passato s’era sempre trattata bene, affidando nel ’65 a Napoli le redini dello show a Renata Mauro e nel ’91, allo studio 5 di Cinecittà, a due ex vincitori quali Toto Cutugno e Gigliola Cinquetti. Sul web "shitstorm" in arrivo dal popolo degli eurofans per Mika, rifiutatosi, quando la Bbc glielo chiese, di rappresentare i colori britannici dicendo che non era la sua tazza di tè (eufemismo molto edulcorato).

Ieri sera Laura all’Ariston ha presentato pure Scatola, brano attinto dalla colonna sonora di Piacere di conoscerti, il film su di lei che Ivan Cotroneo ha attinto da una sua stessa idea. Dopo il Golden Globe con Io sì, tema del film con Sophia Loren La vita davanti a sé arrivato fino alla nomination all’Oscar, l’eroina de La solitudine continua la sua avventura sullo schermo. "Poco prima della vittoria del Globe, ho iniziato a lavorare con uno degli autori e registi italiani che stimo di più e dalla nostra collaborazione è nata questa follia" racconta. "Da tempo ricevevo proposte per un mio progetto cinematografico ma non trovavo nulla che mi sembrasse così speciale. Poi, a febbraio del 2020, ho incontrato Amazon Studios e, in una delle nostre riunioni, ho capito che c’era una cosa che non avevo mai raccontato, una cosa per me importante e che finalmente desideravo condividere. Cercherò di raccontarla nel modo che sento più sincero, come faccio da sempre con la musica, questa volta con tutta la passione che ho per il cinema".