Martedì 23 Aprile 2024

Gianluca Grignani al Festival: "La mia musica non morirà mai. E' futuro"

Il rocker brianzolo debutta stasera con "Quando ti manca il fiato". Avrei potuto intitolare la canzone "Ciao papà", ma sarebbe stata troppo ruffiana. Venerdì duetterà con Arisa

Gianluca Grignani è in gara stasera con "Quando ti manca il fiato". Il brano è stato scritto dallo stesso Gianluca Grignani insieme ad Enrico Melozzi, che è anche il suo direttore d'orchestra. Sul palco Grignani vestirà John Richmond.

"Questa canzone non dà risposte, è solo un modo di reagire alle cose. Non c'è una morale. La cosa incredibile è che ogni volta sono emotivo. Devo cercare di preservarmi". E' un Gianluca Grignani che non si vuole nascondere. "Quando ho scritto "Quando ti manca il fiato" mi sono accorto che a lui non era mai mancato il fiato e che invece era mancato a me. Avrei potuto intitolare la canzone "Ciao papà", ma in realtà sarebbe stata troppo ruffiana. Invece "Quando ti manca il fiato" ti manca veramente. E non puoi farci niente".

E' un Gianluca Grignani quasi filosofo, quello che anima la sala stampa del Festival di Sanremo per la conferenza che precede la prima serata del Festival. "Pensavo che sarei stato rivalutato solo dopo morto, poi ho capito che non capiterà mai che la mia musica non ha futuro. Quando guardo indietro mi vedo un ragazzo e dico "Questo sono io" sottolinea il rocker brianzolo. "Quando devo guardare il futuro non lo guardo tra trent'anni, ma tra cento. Io sono futuro". Gianluca Grignani si è lasciato andare anche a una mini rivelazione: "Mercato internazionale? Non posso dire niente, ma c'è una firma". "Non ho la data di uscita del disco perché lo decido io. Perché le cose cambiano. Dopo Sanremo deciderò". "Quando ti manca il fiato è uno dei pezzi più belli che io abbia mai scritto. Ne ho fatta un'altra versione, insieme ad Enrico Melozzi" aggiunge. E sul Fantasanremo: "Sono un fan". 

Il duetto con Arisa? "Lei l'ho sempre seguita. Non l'ho mai inquadrata, mi ricorda un po' Bob Dylan. Whitney Houston era un'artista, Arisa è un'artista. Io sono contento di lavorare con Arisa perché vedo il futuro con lei. "Per vivere devi metterti in difficoltà. L'insicurezza è da giovani, la certezza è vecchia" aggiunge.

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