Venerdì 19 Aprile 2024

Depeche Mode a Sanremo, la prima volta dopo la terribile morte di "Fletch"

La storica band inglese, super ospite stasera sul palco dell'Ariston: presenterà in anteprima mondiale "Ghosts Again", primo singolo del nuovo album "Memento Mori". Gahan e Gore: "Eccitati all'idea di poterlo condividere con tutti"

Standing ovation all'Ariston per i Depeche Mode. I super ospiti internazionali della finale di Sanremo 2023 hanno infiammato stasera la platea del festival regalando l'esecuzione in anteprima mondiale di  "Ghosts Again", primo singolo estratto dal nuovo album "Memento Mori", in arrivo il 24 marzo, e a seguire lo storico 'Personal Jesus' del 1989. E proprio l'imminente uscita del quindicesimo disco in studio della band, cui farà seguito un tour mondiale - il primo in più di cinque anni e il 19esimo in totale -, che inizia a marzo e arriverà in Italia questa estate con tre date (il 12 luglio allo stadio Olimpico a Roma, il 14 luglio a San Siro a Milano e il 16 luglio allo stadio dall'Ara a Bologna) potrebbe aver aiutato non poco a "limare" il cachet della band, ospite a Sanremo per la quarta volta nella sua storia. 

I Depeche Mode a Sanremo 2023
I Depeche Mode a Sanremo 2023

Depeche Mode, qual è il cachet per Sanremo?

Per gli artisti in promozione con album e/o tour, Sanremo rappresenta un'eccezionale vetrina. E questo vale per tanto i big italiani, quanto per quelli internazionali. E i dati di ascolto da record e le interazioni sui social di Sanremo 2023 lo confermano. Inevitabile che, oltre alle "doti di convincimento" del direttore artistico e conduttore Amadeus, il "brand Sanremo" abbia avuto un peso nel limare il cachet di una band che ha oltre 40 anni di storia (è stata fondata nel 1980 a Basildon) e ha regalato brani immortali come Enjoy the silcence, Just can’t get enough, People are People e Personal Jesus. Tanto che per la partecipazione di stasera al festival si parla di una cifra che - secondo i ben informati - non superebbe i 100mila euro, anche grazie a possibili accordi di promozione con l'etichetta discografica della band. Di certo sono decisamente archiviati i tempi in cui la Rai poteva permettersi cachet stellari per super ospiti internazionali, come ha spiegato il direttore di Rai 1 Stefano Coletta liquidando la polemica sul compenso del premio Oscar Roberto Benigniche in passato avrebbe percepito circa 300mila euro per un'ospitata ("Stavolta la cifra per Benigni è molto, molto, molto più bassa"). E quest'anno, per l'intervento sulla Costituzione nella prima serata del festival non sarebbe andato oltre i 100mila euro.

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Gahan e Gore: "Eccitati all'idea di condividere il brano con tutti"

Il brano "Ghosts Again" ha tutte le caratteristiche tipiche della band: le parole evocative di Dave Gahan, come "wasted feelings, broken meanings a place to hide the tears we cry", e il sound ipnotizzante della chitarra di Martin Gore. A parlare del nuovo album e della gioia di essere a Sanremo stasera sono gli stessi componenti della band. "Per me Ghosts Again cattura perfettamente quell'equilibrio che esiste tra malinconia e gioia", sintetizza il frontman Dave Gahan. Mentre il chitarrista Martin Gore pone l'accento sull'assoluta novità del singolo: "Non capita spesso che ci ritroviamo a registrare un brano che poi non mi viene a noia quando lo ascolto. Sono eccitato all'idea di poterlo condividere con tutti". 

I Depeche Mode sul palco dell'Ariston (Ansa)
I Depeche Mode sul palco dell'Ariston (Ansa)

La prima volta dei Depeche senza "Fletch"

"Memento Mori" (Columbia Records/Sony Music) è il quindicesimo disco in studio della band e il primo che vede Gahan e Gore da soli, dopo la scomparsa di Andy Fletcher, per tutti semplicemente "Fletch". Prodotto da James Ford, e con la produzione aggiunta da Marta Salogni, l'album è nato durante le prime fasi della pandemia. Le 12 tracce dell'album esplorano una grande varietà di sentimenti ed emozioni: dalla cupa apertura fino alla chiusura finale, le canzoni spaziano dai temi come la paranoia e l'ossessione per arrivare poi alla catarsi e alla gioia. "Ghosts Again", primo singolo estratto dal nuovo album, è disponibile dal 9 febbraio in digitale ed entrerà in rotazione radiofonica il 10. Online anche il videoclip ufficiale del brano (diretto da Anton Corbijn), che ha tutte le caratteristiche tipiche del gruppo, le parole evocative di Dave Gahan e il sound ipnotizzante della chitarra di Martin Gore.

Come è morto Andy Fletcher?

Il 26 maggio 2022 un grave lutto ha colpito la band: è morto nella sua casa di Londra, a soli 60 anni, Andy Fletcher, lo storico tastierista e uno dei fondatori del gruppo (insieme a Vince Clarke). La notizia lascia sgomenti i fan e i componenti della band, che solo un mese dopo, su richiesta della famiglia, rivelano le cause della morte. La moglie Gráinne Mullan e i due figli della coppia, Meghan e Joe, decidono di far comunicare alla band la causa del decesso: una dissezione aortica. Fletcher, fanno sapere, "è deceduto naturalmente e senza sofferenze prolungate". La dissezione aortica consiste nella lacerazione di una parete interna dell'aorta e nella formazione di un falso passaggio per il sangue. E' una patologia vascolare che può rivelarsi fatale se non si interviene tempestivamente.

Quattro decenni di successi per la band inglese

I Depeche Mode hanno attraversato quattro decenni senza perdere il loro carisma. Il gruppo nella formazione originaria comprendeva Dave Gahan (voce), Martin Gore (chitarra e tastiere), Andy Fletcher noto come "Fletch" (tastiere, basso e portavoce) e Vince Clarke (tastiere, chitarra, cori, drum machine). Quest'ultimo ha lasciato la band nel 1981 per fondare prima gli Yazoo con Alison Moyet, poi gli Erasure con Andy Bell. Dopo l'addio di Clarke, Alan Wilder (tastiere, batteria, cori, basso, pianoforte, percussioni) si è unito ai Depeche Mode nel 1982, ma nel 1995 ha abbandonato la band, che ha proseguito l'attività come trio fino all'improvvisa morte di Fletch, lo scorso anno. I Depeche Mode si sono affermati sulla scena synth pop britannica fin dagli esordi, la loro fama è cresciuta negli anni anche nella capacità di spaziare tra generi diversi. I Depeche Mode hanno abbracciato con l'utilizzo dell'elettronica più di un genere musicale, con larghe concessioni al pop rock e alla new wave, specie nella seconda fase, con una massiccia incursione nella dance alternativa.

I Depeche Mode a Sanremo 2023 (Ansa)
I Depeche Mode a Sanremo 2023 (Ansa)

"La quintessenza della musica elettronica anni '80"

Con oltre 100 milioni di dischi venduti in tutto il mondo, 14 album in studio, 4 live e 6 raccolte, i Depeche Mode rappresentano uno dei gruppi più influenti nella storia della musica elettronica. Diversi gruppi e artisti, provenienti da tutti i generi musicali, sono stati influenzati dai loro lavori e hanno realizzanto numerose cover delle loro canzoni più note. La nota rivista musicale britannica Q li ha definiti "La band elettronica più popolare e longeva che il mondo abbia mai conosciuto", mentre per Rolling Stone i Depeche Mode rappresentano "La quintessenza della musica elettronica degli anni Ottanta".

"Memento Mori": la tracklist

Le 12 tracce di "Memento Mori" esplorano una grande varietà di sentimenti ed emozioni: dalla cupa apertura fino alla chiusura finale, le canzoni spaziano dai temi come la paranoia e l’ossessione per arrivare poi alla catarsi e alla gioia, con tutte le infinite sfaccettature che vi sono nel mezzo. Questa la tracklist dell'ultimo album dei Depeche Mode:

  1. My Cosmos Is Mine
  2. Wagging Tongue
  3. Ghosts Again
  4. Don’t Say You Love Me
  5. My Favourite Stranger
  6. Soul With Me
  7. Caroline’s Monkey
  8. Before We Drown
  9. People Are Good
  10. Always You
  11. Never Let Me Go
  12. Speak To Me 
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