Coppia magica, già nel futuro

Marco

Mangiarotti

Già vinto, avevano già vinto Mahmood & Blanco, da mercoledì quando sono arrivati i numeri degli stream record su Spotify in Italia e nel mondo, ieri sera a 9 milioni mezzo. Morandi a uno. Poi primi in tutte le classifiche, compresa quella del festival, almeno fino a venerdì notte. Una la differenza fra loro, che Morandi voleva vincere, i due ragazzi volevano prima di tutto divertirsi e godere i primi giorni di un successo già globale. Non correttissima la gestione di Amadeus della serata delle “non cover“ in favore della coppia Jovanotti Morandi, con il bis di Jovanotti superospite, coda di polemiche e arroganza in Rai. Ma ieri entravano in scena il televoto, fino a terzetto finale, poi le tre giurie. E gli altri sembravano fuori dai giochi, da una bravissima Elisa ai ragazzi dei talent che risalgono a galla, Irama e Sangiovanni. Certo le vittorie avevano una valenza diversa. Gianni Morandi con una canzone che non rientrerà fra le sue hit più grandi. Senza nulla e togliere o aggiungere alla sua carriera. Mahmood un festival l’ha già in bacheca, poi secondo all’Eurovision, Blanco (18 anni) è la rivelazione del festival e dell’anno, entrambi sono già oltre Sanremo. Quindi nessuno ne usciva veramente sconfitto, neanche Elisa. Vi vorrei poi parlare di La Rappresentante, spesso geniale, della militanza resiliente del cantautore Giovanni Truppi. Della grinta di Emma. Della canzone più bella cantata da Massimo Ranieri (“Brividi” è il futuro nel passato). Trionfo meritato di ascolti. Le assenze non sono causali.