Chiara Ferragni e l'abito scultura Schiaparelli: cosa rappresenta e perché

L'inprenditrice e influencer ha scelto un peplo greco blu che le cinge la vita, con il seno avvolto da una corazza d'oro scolpita sul suo corpo per portare sul palco la donna madre e guerriera

Sanremo, 11 febbraio 2023 – È entrata in scena lasciando tutti a bocca aperta con un “abito scultura”, il busto dorato con grosso lucchetto scolpito sul suo corpo, avvolta da un drappo blu dai colori che ricordano la bandiera dell’Ucraina. Una madre guerriera, come tante donne costrette a vivere in una guerra quotidiana. Nulla è stato lasciato al caso prima uscita sul palco dell'Ariston di Chiara Ferragni, co-conduttrice della finalissima del Festival di Sanremo. La maestosa discesa dalla scalinata dell’Ariston ha lanciato un messaggio forte e preciso, portando sul palco la donna madre e guerriera. Ha mostrato quel lato di sé tanto contestato in questi giorni, un filo conduttore legato al monologo della prima serata, quando ha parlato del dirittO di essere donna, senza se e senza ma.

Il significato dell’abito scultura

Dopo gli abiti manifesto della prima serata, arriva l’abito scultura. Il concetto lo spiega lei stessa su Instagram. “Essere donne senza dover essere considerate solo delle madri”, ha scritto Chiara, riprendendo il testimone lanciato ieri sul palco dell’Ariston dall’attrice Chiara Francini che, con un monologo ironico, ha raccontato tutto il peso di non essere madre in questa società. “La lotta femminile contro la colpa di voler conciliare tutto – continua la Ferragni – è stato il tema che abbiamo chiesto di elaborare a Daniel Roseberry per questo abito realizzato dalla maison Schiaparelli".

Una corazza d’oro sui seni

"La durezza dell'armatura oro scolpita sui seni di Chiara Ferragni rappresenta una forza che non ha bisogno di imitare quella maschile per essere considerata di pari livello”, è la spiegazione degli stylist postata da Chiara sui social. “Mentre la sottoveste di satin è dipinta di blu perché è da sempre il colore associato alla sacralità della maternità, qui rappresentata come stereotipo della donna mentre nutre un bambino d'oro. Non essere considerate solo apparati riproduttivi è la scelta per cui combattere ogni singolo giorno!". L'abito nasce da un'idea di Chiara Ferragni e Fabio Maria Damato, ed è stato creato da Daniel Roseberry per Schiaparelli.