Chiara Ferragni a Sanremo, la quintessenza di un femminismo moderno e orgoglioso

"Pensati Libera". Il messaggio creato e condiviso profondamente dall'imprenditrice digitale e dall’amica Maria Grazia Chiuri, direttrice creativa di Dior

Chiara Ferragni con la scritta 'Pensati libera' (Ansa)

Chiara Ferragni con la scritta 'Pensati libera' (Ansa)

Diva in cerca di riscatto e consapevolezza per tutte le donne, per liberarsi dai condizionamenti della società maschilista che colpisce tutte, famose e sconosciute. C’è questo e molto di più sulla scritta ricamata sulla stola bianca dell’abito-manifesto sfoggiato da Chiara Ferragni sul palco dell’Ariston. "Pensati Libera" questo il messaggio creato e condiviso profondamente dalla Ferragni col nuovo taglio sbarazzino e dall’amica Maria Grazia Chiuri (stasera nel pubblico di questa prima serata di Sanremo, seduta in seconda fila dietro alla moglie di Amadeus) direttrice creativa di Dior che ha creato per lei l’abito più classico, in seta bianca e nera, da diva al gran ballo con tanto di guanti di raso alla Rita Hayworth, simbolo della famosa maison di Couture parigina.

Libera di non farsi condizionare da troppi ruoli imposti, da troppe limitazioni inflitte da una società ancora falsamente evoluta, libera di pensare con la propria testa e di emozionarsi col proprio cuore. Maria Grazia Chiuri solo pochi giorni fa a Parigi ci aveva promesso un "progetto speciale" per vestire Chiara a Sanremo e ora la sorpresa è svelata con due parole che sono la quintessenza di un femminismo moderno e orgoglioso. La scelta di un vestito classico, senza tempo, indosso a una giovane signora imprenditrice del web, per parlare alle donne, specie alle più giovani, e dare loro forza di riscatto, molto meglio di tante eccentricità modaiole. E invece così le due amiche ricche e famose lanciano un messaggio con la Moda durante un evento nazionalpopolare, un abito-manifesto che incita alla ricerca di una vera libertà’.

Il manager di Chiara Ferragni e suo braccio destro, Fabio Mario Damato racconta che tutto è nato da un incontro tra l’imprenditrice, la stilista di Dior, sua figlia Rachele Regini responsabile culturale per Dior, lui stesso, Fulvia Carnevale del duo artistico Claire Fontaine, una conversazione intensa su semplici parole di denuncia dall’universo femminista. Da qui la scelta sincera della Ferragni di portare in scena all’Ariston anche la sua presa di coscienza per liberarsi, perfino lei così famosa, dall’incasellamento in uno spazio identificato per lei dal patriarcato, e anche una promessa che lei stessa si fa ogni giorno “mentre lotta per non sentirsi in colpa del suo successo di donna” come scrive sul suo Instagram Fabio Maria Damato. E quel "Pensati Libera" è il grido femminista per sentirsi solo se stesse, senza essere giudicate.

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