Sanremo 2023: i temi delle 28 canzoni. Nei testi amore, disagio e introspezione

L'analisi dopo il primo ascolto dei brani del prossimo Festival. Esistenzialismi di grana grossa per Ultimo in 'Alba'. L’animo da sibilla di Anna Oxa in 'Sali (canto dell’anima)'. Marco Mengoni la butta più sull’apocalittico in 'Due vite'

Milano, 16 gennaio 2023 - Sanremo sul lettino. Dell’analista. Se c’è un filo che lega le ventotto canzoni del Festival della Canzone Italiana numero 73, svelate ieri da Amadeus nello studio milanese di 'Che tempo che fa', è la fragilità psicologica lasciata dal rimbalzo di quel Covid che finora, nonostante mascherine e lockdown, sembrava aver lambito soltanto di striscio gli umori della Città dei fiori. Parlare di un’edizione depressa sarebbe probabilmente ingeneroso, ma il protagonista della 'Splash' di Colapesce e Dimartinio che nel finale, schiacciato dal peso delle aspettative, si butta giù dal ponte come il vecchio frac di modugnesca memoria, o la Levante di 'Vivo' che racconta le sue instabilità post-parto ammettendo di aver “sorriso tanto dentro a questo pianto” nel dare alla luce la sua Alma Futura, la dicono lunga sulla quota junghiana dei testi di quest’anno, ripiegati in buona parte su amori macerati, dilaniati, rassegnati che non perdono però la speranza di una piccola luce in fondo al blu. 'La nostra canzone è un bicchiere con dentro un tramonto' si duole Kekko Silvestre dei Modà lacrimando su passioni avvizzite dalla quotidianità, mentre Marco Mengoni la butta più sull’apocalittico lamentando in 'Due vite' sarà un’ultima canzone perché poi "la luna esploderà".

Sanremo 2023: Pooh superospiti della prima puntata

Marco Mengoni (Alive)
Marco Mengoni (Alive)

Questo per non parlare dell’animo da sibilla di Anna Oxa che in una biblica 'Sali (canto dell’anima)' attinge immagini degne di un quadro di Bruegel parlando di “Arca dell’umanità andata a fondo” e “cuori puri mangiati dall’avidità” che mettono l’acquolina in bocca al pensiero di quello che potrà teatralizzare sul palco dell’Ariston (“Processo a me stessa” docet). Anche se complicato, l’ottimismo sta nelle tenerezze da bacio Perugina di un Mr. Rain arenato nella sua 'Supereroi' sullo stereotipo degli angeli con un’ala soltanto capaci di volare “solo restando uno accanto all’altro” o sulle consapevolezze dei Coma_Cose, che nella loro canzone vagheggiano lontananze, ma sempre con la porta aperta perché l'addio del titolo “non è una possibilità”.

Sanremo 2023, Chiara Francini e Paola Egonu co-conduttrici

Pure Riccardo Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari con 'Terzo cuore' confeziona per Leo Gassmann un pezzo in bilico sui sentimenti di due anime sole, che si lasciano e riprendono “come i trapezisti del Cirque du Soleil”. Stesso mood per Giorgia, sprofondata in “parole dette male, maledette” e per i Cugini di Campagna, a cui Veronica Lucchesi e Dario Mangiaracina (La Rappresentante di Lista), regalano con 'Lettera 22' un passaporto per il Festival ingrossando l’alfabeto “perché la ventiduesima lettera è quella che non c’è, ma di cui abbiamo bisogno quando vogliamo chiedere scusa o dire ti voglio bene” spiega la band romana. Mentre gli Articolo 31 rigirano il film della loro storia partendo dal sottofinale e da una separazione dovuta anche ad un rifiuto di quella maturità che però ora non puoi più sfuggire “perché anche morire giovani non puoi più però” adesso che “c’hai la family e dipende anche da te”.

i Cugini di campagna (Ansa)
i Cugini di campagna (Ansa)

Esistenzialismi di grana grossa per Ultimo che ama 'Alba' perché “spesso odio la vita mia”, per LDA, al secolo Luca D’Alessio, che in 'Se poi domani' attende di vedere la sua lei ritrovarlo o trasformarsi in “un’altra bugia” e per il re mida delle hit parade Lazza, che insegue le sue complicazioni sentimentali senza eludere un certo narcisimo: “Ho visto un paio di inferni alla volta / So che vedermi così ti impressiona / Primo in classifica, ma non mi importa”. In equilibrio sul filo delle proprie debolezze pure Gianluca Grignani che dolorosa relazione con il padre assente srotola i sentimenti di 'Quando ti manca il fiato' provando a rimarginare ferite mai saturate. “Ciao papà o addio papà / Io ti perdono / Le mie lacrime sono sincere / Ma c’è chi non lo farà / Tu accetta la verità”.

Gianluca Grignani (Bettolini)
Gianluca Grignani (Bettolini)

Nel festival delle metacanzoni Rosa Chemical sogna “una vita come Vasco” e di “stringere la mano a Celentano”, Ariete di unire i respiri in una storia fluida da vivere in due in un “Mare di guai” perché dice di non saper “nuotare in una vasca di squali”, mentre le redivive Paola & Chiara di “amarsi e far rumore nel mio respiro tu”. Amadeus cambia ancora il regolamento allargando da due a tre il numero degli ammessi alla sfida decisiva la sera della finalissima, completa il cast “urban” in scena sulla Costa Smeralda aggiungendo ai nomi di Salmo e Guè quelli di Takagi & Ketra e Fedez, ma, soprattutto, fa muro su Madame (che, detto per inciso, ha uno dei pezzi più forti di questa edizione) escludendo assolutamente la sua esclusione per la questione del green pass falso che la vede indagata. “Sarebbe un gravissimo errore” dice. Convinto lui.