Benigni a Sanremo 2023: il cachet è un caso. I precedenti e quella 'toccatina' con Baudo

Il premio Oscar torna sul palco dell'Ariston con un monologo di 15 minuti sulla Costituzione, in apertura di serata. Nel 2011 entrò in scena su un cavallo bianco, sventolando il tricolore al grido di 'Viva l'Italia!', conduceva Morandi. E stasera?

Roberto Benigni torna a Sanremo. Secondo quanto prevede la scaletta della prima serata, il premio Oscar aprirà il martedì del Festival di Sanremo 2023 con un intervento sulla Costituzione, proprio in occasione del 75esimo anniversario della Carta costituzionale. In prima fila, per la prima volta all'Ariston ci sarà il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella assieme alla figlia Laura. Una partecipazione sul "modello Scala", nel senso che il capo dello Stato sarà in sala "come un normale spettatore, senza interagire" né salire sul palco. Benigni salirà sul palco all'inizio della serata, subito dopo l'Inno di Mameli cantanto da Gianni Morandi. A poche ore dal debutto, monta però già un caso sul cachet di Benigni. "Sarà molto meno dell'ultima volta", assicura la Rai in conferenza stampa (ai tempi si parlò di 300mila euro).

Approfondisci:

Sanremo 2023: la scaletta della prima serata (Pdf). Gli orari

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Roberto Benigni (Ansa)
Roberto Benigni (Ansa)

Cosa farà Benigni sul palco dell'Ariston?

Il premio Oscar "porterà sul palco 15 minuti di grandissimo livello per fare arrivare la Costituzione a tutti. Ci saranno momenti divertenti ma anche molto profondi", ha anticipato il direttore dell'Intrattenimento di Prime Time della Rai, Stefano Coletta, parlando dell'intervento di Benigni nella serata inaugurale di Sanremo. "Oggi pomeriggio sentirò Roberto (Benigni) e mi dirà esattamente quale parte della Costituzione leggerà. Sarà lui ad aprire la serata, poi inizierà la gara" ha detto stamani Amadeus, nella conferenza stampa di presentazione della prima serata del Festival.

L'omaggio alla Costituzione

L'omaggio di Benigni alla Costituzione è già stato al centro della serata evento ''La più bella del mondo'' andata in onda in prima serata su Rai1 il 17 dicembre 2012. Una cavalcata attraverso i dodici principi cardine della Carta fondamentale dello Stato, "la nostra mamma che ci protegge", a metà tra satira e orazione civile. "La Costituzione è un regalo che ci hanno lasciato: ma ciò che si riceve in eredità - sottolineò allora Benigni - deve diventare nostro, bisogna conquistarlo. Qui dentro ci sono le regole per vivere tutti  insieme in pace lavorando. Dico una cosa che potrebbe dire solo un papa o un buffone: domani mattina quando vi svegliate dite ai vostri figli di andare a testa alta, di essere orgogliosi di appartenere a un popolo che ha scritto queste cose tra i primi nel mondo, e dite loro di avere fiducia e speranza". Risultato della serata Rai: 12,6 milioni di spettatori e il 44% di share. E stasera c'è l'effetto Sanremo che potrebbe regalare una cavalcata ancora più ardita allo share.

A quanto ammonta il cachet del premio Oscar?

L'intervento di Roberto Benigni sul palco dell'Ariston costerà alla Rai molto meno di 300mila euro. Il riferimento è al compenso di cui si era parlato per la sua ultima partecipazione del premio Oscar al Festival. La domanda sull'entità del compenso è stata posta durante la conferenza stampa di presentazione della prima serata, ma i vertici Rai hanno risposto soltanto: "Costerà molto meno della scorsa volta", senza indicare la cifra esatta. Ma sul cachet monta già il caso. "La Rai deve rendere pubblico quanto percepirà Roberto Benigni per il suo intervento al Festival di Sanremo, e in tal senso siamo pronti a presentare una formale istanza d'accesso all'azienda e un esposto alla Corte dei Conti per conoscere i dettagli sul contratto tra la rete e il comico toscano", afferma l'Associazione Utenti dei Servizi Radiotelevisivi. E aggiunge ironicamente: "Se non otterremo risposta siamo pronti a presentare una formale istanza d'accesso alla Rai e una segnalazione alla Corte dei Conti. Anche perché per leggere la Costituzione non serve Benigni, e i cittadini possono provvedere anche da soli, acquistandone una copia a pochi euro". 

I precedenti: l'ingresso sul cavallo bianco col tricolore

L'ultima partecipazione di Benigni a Sanremo risale a 3 anni fa: nel 2020 il premio Oscar porta sul palco dell'Ariston l'esegesi del Cantico dei Cantici, volando alto tra le allegorie bibliche, spiazzando chi immaginava un monologo politico e recitando un 'inno all'amore'. Ma l'ingresso più spettacolare sul palco resta quello del 2011: il padrone di casa è Gianni Morandi e Benigni entra in scena su un cavallo bianco, sventolando la bandiera tricolore al grido di 'Viva l'Italia!': l'occasione, i 150 anni dell'Unità. In quell'occasione regala al pubblico l'esegesi dell'Inno di Mameli. Il festival vola oltre i 15,3 milioni di spettatori in prima serata e riceve il plauso dell'allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Nel 2002 siparietto e "toccatina" con Baudo

Nel 2009 altra partecipazione, altro show di Benigni a Sanremo. Mezz'ora tutta incentrata sulla politica. Risultato? Oltre 15 milioni di spettatori e il 55% di share. Spazio a Veltroni, a Berlusconi, ma anche agli omosessuali che "non sono fuori dal piano di Dio". Il conduttore di quell'edizione è Paolo Bonolis. Ma è del 2002 uno degli interventi più memorabili di Benigni nella storia del Festival di Sanremo, con la versione in chiave politica del Giudizio Universale che fa registrare quasi 20 milioni di spettatori. Il conduttore è l'impeccabile Pippo Baudo, che viene coinvolto e travolto  (suo malgrado?) dall'attore e regista nello storico siparietto con la 'toccatina'. Una scena entrata negli annali del Festival. 

Benigni a Sanremo nel 2002, il siparietto e la "toccatina" con Pippo Baudo
Benigni a Sanremo nel 2002, il siparietto e la "toccatina" con Pippo Baudo