Sanremo 2023: un momento della finale del Festival (Ansa)
Roma, 12 febbraio 2023: Queste le pagelle della finale di Sanremo 2023, vinta da Marco Mengoni.
Gianni Morandi: voto 10
E’ quello che ha cantato meglio, anche con Al Bano e Ranieri, intonatissimo sempre, in controllo, mestiere e cuore nel privilegiare il racconto e la storia, la nostra e la sua, alla celebrazione di se stesso. Sotto la pelle di Dalla, nella complicità di un bellissimo tour.
Marco Mengoni: voto 9
In testa dall’inizio alla fine, migliore composizione e premio Bigazzi per la miglior musica assegnato dall’orchestra. Quindi, una canzone perfetta per vincere Sanremo, l’emozione da panico di un artista vero.
Lazza: voto 8 e 1/2
Le charts sono come le stelle, solo mutano veloci e non mentono mai. Lazza, pianista diplomato fra classica e rap pop, aveva superato Mengoni a Spotify, Apple Music e Deezer, il suo secondo posto è meritato e reale. La sua scrittura originale, piena di idee, cantautorale.
Mr Rain: voto 8+
Non l’ho capito al primo ascolto, ma Mr. Rain aveva alla fine il pubblico più largo su tutte le piattaforme, da Spotify a Tik Tok, dopo Mengoni. Supereroi come angeli moderni, il tema del saper chiedere aiuto e che tutti insieme si può fare, tema orecchiabile. I bambini fanno ok. Dal sorriso educato.
Ultimo: voto 7 e 1/2
Se lo misuriamo a stadi era il più forte, con quel suo mondo metropolitano fra Ramazzotti e Baglioni. Ma ho sempre trovato il suo linguaggio orizzontale un po’ ripetitivo e questa non era la sua canzone migliore, in un crescendo in cui ha spinto esteticamente troppo. Quarto è poco, ma è sempre stato dietro.
Tananai 7 e 1/2
Mai sottovalutare Tananai e questa storia non gridata dell’amore lontano di una coppia travolta dalla guerra in Ucraina spiega anche lo svolgimento neo melodico e romantico del brano. In un anno dall’ultimo al quinto posto, chapeau.
Giorgia: voto 7+
Ha capito strada facendo come cantare, in sottrazione, una canzone che aveva un’idea melodica breve ma bella, nella sua taglia vocale, ma forse un po’ leggera per la vittoria finale. Lei con Elisa l’azzurro di Sanremo.
Madame: voto 8-
Molti volevano nei cinque la scrittrice che canta un mondo, non solo sentimentale, fluido, amori diversi, come quello di una puttana per il suo cliente. Rime al coltello, racconto sghembo. Alla fine, sblocco emotivo, buona notizia.
Rosa Chemical: voto 7
Mezzo voto in più per una provocazione trasgressione dove il gioco alla fine si rivela vissuto e vero, anche se il bacio a Fedez è una furbata piccolina. Mondo LGBT senza censure, libertà e sesso, anche a Sanremo.
Elodie: voto 8
Nelle radio è regina, in alcune classifiche in alto, Sanremo non ha capito una canzone popolare e moderna, con parole che mangiano il cuore. Due. Lacrime tue, lacrime mie. Bella, intelligente, sexy. Quel che resta da domani dell’Ariston.
Colapesce Di Martino: voto 8
Mezzo voto in più perché da bravi hitmaker d’autore hanno scritto la canzone Premio della Critica,Mia Martini e Lucio Dalla, delle due sale stampa. La vita agra di due siciliani che hanno fatto splash a Milano, fra case di ringhiera, cantieri infiniti e il peso delle aspettative. Il mare urbano.
Coma_Cose: voto 7 e 1/2
Premio Bardotti per il miglior testo, la sceneggiatura d’interni di una crisi di coppia che alla fine si scopre prigioniera della legge d’attrazione di uno sguardo. E fra le strategie di fuga sceglie il matrimonio.
I giovani: voto 9
Dietro Ariete e gIAMMARIA tutti gli altri. Educati, consapevoli, pieni di entusiasmo ed energia, sono arrivati a Sanremo con lo spirito giusto, produzioni all’altezza, giovani per giovani, e la gratitudine per una grande opportunità di crescita. Applausi.
Gianluca Grignani: voto 7
Ascoltate la canzone su Spotify, era un buon ritorno per Gianluca, ma poi la verità si è presa la scena con tutte le sue fragilità in primo piano. Merita gratitudine, per le belle canzoni, e rispetto. Ha avuto coraggio.