Finale Sanremo 2019, programma e ospiti della quinta serata

Stasera il verdetto con il vincitore del 69esimo Festival. Arrivano Eros Ramazzotti ed Elisa

Claudio Baglioni e Virginia Raffaele a Sanremo 2019 (Ansa)

Claudio Baglioni e Virginia Raffaele a Sanremo 2019 (Ansa)

Sanremo, 9 febbraio 2019 - Sanremo 2019 al gran finale. Si chiuderà stanotte il sipario all'Ariston, non prima che sia eletto il vincitore dell'edizione numero 69 del festival. I primi premiati ci sono già: sono Motta e Nada, miglior duetto secondo la giuria che ieri sera (qui gli ascolti della quarta serata) li ha incoronati. Menù ricco per questo ultimo appuntamento che ruoterà naturalmente intorno alla gara tra i 24 cantanti. Ma c'è grande attesa anche per i super ospiti. 

Scaletta quinta serata Sanremo 219, ordine di uscita della finale

Sul palco salirà Eros Ramazzotti: la sua partecipazione come guest star arriva a 35 anni dalla vittoria nella categoria 'Nuove Proposte' con 'Terra Promessa', che lo ha lanciato nel mondo della musica. Eros non sarà solo: con lui anche Luis Fonsi, cantante portoricano conosciuto soprattutto per la sua hit 'Despacito'. I due canteranno sulle note di 'Per Le Strade Una Canzone', singolo contenuto nell'album 'Vita ce n'è'. Non mancherà un medley di vecchi successi con Baglioni. 

E ancora un grande ritorno a Sanremo. Il pubblico è pronto ad applaudire Elisa, che porterà il suo ultimo pezzo, 'Anche fragile', senza sottrarsi alla legge dei duetti con il padrone di casa.

LA GARA  E IL VOTO - I 24 big in gara riproporranno la loro canzone in versione originale: la classifica sarà determinata da un mix tra televoto (50%), sala stampa (30%) ed esperti (20%). Sarà ballottaggio tra i primi tre per la vittoria finale. 

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LA SERATA DEI DUETTI (di Marco Mangiarotti) - Un due tre. Duetti anche allargati dove però si dovrebbe procedere più per sottrazione che per addizione. I super giudici hanno premiato alla fine quello di Motta con Nada. È stato un momento di spettacolo, musica e altro che di solito spinge uno due più veloci verso la finale. Anche prove di teatro canzone come per Arisa e Tony Hadley con la coreografia dei Kataklò (remix by Jason Rooney e Andro dei Negramaro). O Francesco Renga che ha invitato con Bungaro le étoiles Eleonora Abbagnato e Friedemann Vogel. Scuola Amici. Professori.    La serata dei duetti è un orizzonte che ti permette tutto, come mettere fianco a fianco Federica Carta e Shade con la mitica Cristina D’Avena. Bello il cinema noir anni ’50 di Ghemon con Diodato e Calibro 35. La potenza è declinata subito da Motta alla chitarra da ex chitarrista di Nada e qui è come mettere un turbo di pancia, testa e cuore. L’alta tensione è con Manuel Agnelli, Daniele Silvestri e Rancore. Jack Savoretti porta a Londra gli Ex-Otago. Irama e Noemi sono solo alzare il volume. Perché bisogna ripetere che i favoriti rimangono Ultimo e poi Irama, Cristicchi, Loredana Bertè, Silvestri e il Volo (mai sottovalutare Il Volo). Come certificano le scommesse Sisal Matchpoint. Poi su Spotify, 80 per cento del mercato, Ultimo ha il doppio dei flussi di Irama. Per capire. Bene Achille Lauro e Mahmood (non male con Gué Pequeno). Argentovivo di Silvestri è il punto di partenza del monologo dialogo Il mestiere di padre con Claudio Bisio e della canzone dell’ospite a sorpresa, il vincitore di X Factor Anastasio (la citiamo nel finale).

image   Ligabue entra secco, da regista, con la band e il singolo Luci d’America. Dalla memoria personale il manifesto rock’n’roll di Urlando contro il cielo, da quella civile e collettiva Dio è morto con Claudio. Una sfida difficile, musicalmente vinta a metà. Affinità elettive fra Caccamo e Patty Bravo (ma cosa c’entra Briga), Enrico Ruggeri e Roy Paci con Negrita. Nota elegante il violino di Alessandro Quarta per Il Volo. Fabrizio Moro può identificarsi con Ultimo, che però vende già più di lui, Neri Marcorè è la mente Nek il braccio. Collettiva la condivisione dei gruppi: Rocco Hunt e i Musici Cantori di Milano con Boomdabash. Più a fuoco Brunori Sas con Zen Circus e Beppe Fiorello con Paola Turci. Qui c’è amicizia. Syria e Anna Tatangelo sorelle pop. La credibilità di Enrico Nigiotti si misura da Paolo Jannacci e Massimo Ottoni. Irene Grandi è la versione 1.0 di Loredana Bertè, dove il salto generazionale si sente. Una cosa inutile Biondo e Sergio Sylvestre con Einar. Sottotono affianca Nino D’Angelo e Livio Cori. Le cose importanti. Ermal Meta e Simone Cristicchi è da boh di alto livello. Morgan e Achille Lauro una sfida alla sorte. Manuel Agnelli forse era l’unico che poteva cantare con Daniele Silvestri.    Ed ecco, dopo quella di Rancore la versione di Anastasio. "...Vecchi come state? Vi state godendo la festa... Ci vogliamo affermare ma sbattiamo nel muro siamo chiunque e non siamo nessuno.... Passo giornate a aggiornare una pagina solo a vedere chi mi ama e chi no... Tuo figlio idolatra un idiota che Parla di droga e di vita di strada Scalata sociale di gente normale che pare alla nostra portata La storia è cambiata compagni miei. Tutto è concesso da adesso in poi Puoi essere quello che vuoi basta scordarti di quello che sei Per essere quello che vuoi devi scordarti di ciò che sei".