Sanremo 2019, Duccio Forzano: "Io, il burattinaio che muove i fili del Festival"

Il regista racconta i segreti dietro lo spettacolo, dalla novità delle luci che disegnano scenografie ai fuori programma imbarazzanti

Duccio Forzano, il regista di Sanremo (Lapresse)

Duccio Forzano, il regista di Sanremo (Lapresse)

Sanremo, 8 febbraio 2019 - Duccio Forzano è il regista del festival, il burattinaio che dietro le quinte muove i fili di Sanremo.

Qual è la cosa più difficile?

"Organizzare tutti i numeri da provare: non solo i cantanti ma anche gli ospiti. Cominciamo alle 8 del mattino e alla sera si deve andare in onda. È difficile riuscire a farci star dentro tutti",

La grande novità dell'anno sono le meravigliose luci che disegnano scenografie sempre diverse...

"... E il regista è il matto che le ha volute. Quest'anno ci siamo detti, basta con il ledwall (il grande schermo che sta alle spalle dei conduttori in quasi tutte le trasmissioni, ndr), d'altronde una volta il ledwall non c'era. Oggi abbiamo una tecnologia sofisticata che ci dà una bella mano. Sono 700 lampade tutte sincronizzate".

Baglioni interviene sulla regia?

"Baglioni ha un'idea e me  la propone, poi sta a me realizzarla. Per esempio mi ha detto 'Faccio 'Via'', e io gli ho fatto la mia proposta. Abbiamo 12 telecamere di cui 8 speciali",

Come ha reagito  quando la scomparsa del pianista ha impedito l'attacco di Patty Pravo? 

"Ho subito sperato di avere la sua parte già registrata, allora avremmo potuto partire lo stesso. Purtroppo non c'era. Poi, quando è arrivato in tutta fretta, l'ho inquadrato per spiegare agli spettatori cosa  era accaduto".

Il momento più brutto della sua carriera?

"Sanremo 2014 con Fazio, quando il sipario non si è alzato, e subito dopo c'erano due che si volevano buttare. Il Festival non cominciava mai".

Ogni tanto qualche star fa le bizze? Ha pretese particolari?

"Capita che a qualcuno non piaccia la grafica, magari ne parliamo, ma poi decido io. Io non vado mica a dirgli che non mi piace quella nota o quell'accordo. Ma quest'anno va tutto benissimo. Per esempio Renga molto gentilmente mi è venuto a chiedere se poteva scendere tra il pubblico. Se l'elemento aiuta lo spettacolo bene, altrimenti no".

Magari qualche donna non vuole essere inquadrata in primissimo piano, oppure non di profilo... Capita?

"C'è sempre il rispetto delle persone, il primissimo piano va usato con cautela. E poi ho i filtri, e tanti altri accorgimenti, per ammorbidire l'immagine. Anche perché tutti dicono che non si riguardano mai, ma dopo un minuto che hanno finito ricevono già il filmato sul cellulare...".