Martedì 23 Aprile 2024

San Giorgio Piacentino I grandi cimeli del rock che hanno fatto storia

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di Riccardo Jannello

Galeotti furono gli Iron Butterfly, gli interpreti dell’iconica ’In A Gadda Da Vida’, 17 minuti e 3 secondi fondamentali nella storia del rock. Mariano Freschi aveva 13 anni quando la ascoltò la prima volta e da allora quel ritmo – specie se hard – gli è entrato in testa, nel cuore e nello stomaco tanto a diventare uno dei più grandi collezionisti di cimeli musicali sul genere. Quarant’anni dopo i primi acquisti la sua casa di San Giorgio Piacentino è una sorta di piccolo museo visitabile (info su www.madeinrock.it dove si trovano tutte le istruzioni e le raccomandazioni), ma sta cercando una vera ’Casa del rock’ dove ospitarli e dove soprattutto "insegnare la storia della musica rock a quei giovani che non conoscono le sue origini e i grandi interpreti di tanti decenni fa, quando io ero giovane".

Mariano, classe 1955, già venditore per un’azienda tessile, ha cominciato dagli amplificatori: ne ha collezionati diversi, "volevo una parete piena di Marshall", riferendosi agli impianti usati da molti mostri sacri. E mostra orgoglioso quello di Roger Waters, il fondatore dei Pink Floyd. "A volte ero così soddisfatto dal vedere montare i palchi e ascoltare il sound check della band che me ne andavo prima del concerto", confessa. Ma non si può dire che batterie o chitarre e bassi manchino nella sua collezione di strumenti, circa 400 considerando le apparecchiature che li accompagnano. E spesso questi cimeli gli sono stati ceduti dalle star del cuore: "Ho ricevuto in dono la batteria di Jon Hiseman, il fondatore dei Colosseum; e poi il basso con il quale John Giblin dei Simple Minds ha eseguito ‘Don’t you forget about me’. E stato attraverso la figlia di Sting, invece, che ho ottenuto un basso usato dal musicista e che era finito in un’asta di beneficenza". Ma non solo.

I pezzi da novanta della collezione sono anche l’hammond della Paul Young Band; il chord di Rick Wakeman, leggendario tastierista di mille gruppi; l’armonica suonata da Roger Daltrey in ’Quadrophenia’, capolavoro degli Who; la batteria dei King Crimson; le casse usate dai Free di Paul Rodgers all’Isola di Wight; l’impianto di Ray Thomas dei Moody Blues, questo ottenuto attraverso la sorella del fonico Greg Walsh, quello degli effeti di ’The Wall’ dei Pink Floyd e curatore di alcuni album di Lucio Battisti. Con i memorabilia si arriva a circa 45mila pezzi, un numero esorbitante. Mariano considera come figli: album, poster, foto, libretti dei tour, biglietti, locandine, ritratti, libri. E... flipper: Elton John ne aveva due. Quello funzionante, col quale Freschi continua a divertirsi, era nella taverna di casa dell’artista. Un Grand Slam acquistato all’asta nel 1988; l’altro, un Target Pool del 1969, è magnetico nella sua presenza: non suonano rock, ma ne rappresentano l’essenza.

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