Salone ’superbo’ e globale Genova vara un’edizione da incorniciare

Salone ’superbo’  e globale  Genova vara  un’edizione  da incorniciare
Salone ’superbo’ e globale Genova vara un’edizione da incorniciare

di Paolo Galliani

Rischioso utilizzare i superlativi, perché il futuro non è sempre prenotabile e - si sa - le delusioni sono sempre in agguato. Eppure, l’altro giorno, tra le sale affrescate della genovese Villa del Principe, scomodarli è sembrato naturale, legittimo, anzi doveroso. Perché c’era da presentare il Salone Nautico che fra una manciata di giorni si prenderà la scena all’ombra della Lanterna e a nessuno è sembrato strano o fuori luogo sprecare ripetutamente l’aggettivo ’superbo’, riferendolo all’evento ma anche al capoluogo ligure che lo ospita da 63 anni.

Più che un eccesso di retorica, una dichiarazione di condivisa consapevolezza: sarà un‘edizione davvero da annali quella programmata tra il 21 e il 26 settembre, anticipo di un 2024 che porterà in dote la definitiva inaugurazione del Waterfront di Levante progettato da Renzo Piano ma che si farà apprezzare già da ora, in particolare con l’apertura dei canali navigabili attorno al Padiglione Blu e la conseguente disponibilità di 143 posti barca aggiuntivi in acqua. Appuntamento speciale nei numeri: 1043 brand presenti con un incremento del 4,5% rispetto al 2022; più di mille imbarcazioni esposte; e 184 novità assolute e première (+9.5%), per la gioia dei tanti buyer, operatori e giornalisti accreditati e provenienti da 35 Paesi del globo.

Comprensibile l’entusiasmo di Saverio Cecchi, presidente di Confindustria Nautica, anima e regia del Salone oltre che garante in termini di know how e memoria storica. Nel suo intervento ha scomodato il Petrarca che definiva Genova ’regale’. E se la sua citazione ha dato il ’là’ alle simpatiche e successive disquisizioni del sindaco Marco Bucci e del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti a proposito della bellezza ’superba’ della città (il governatore ne ha parlato come di una "nuova Hollywood del mare"), il metapensiero condiviso nei tre interventi è apparso evidente: se già oggi il Salone è tra i più importanti in Europa, nel 2024 potrà diventare il ’Best of’ della nautica internazionale, insomma "il più importante del mondo", metafora applicata di uno dei comparti più brillanti del ’Made in Italy’ e che meglio riesce a trasmettere competenza e saper fare del Belpaese.

Lo ha sottolineato Marina Stella, direttore generale di Confindustria Nautica, riferendo di una crescita a due cifre negli ultimi 6 anni e alludendo a competenza e design, sostenibilità e innovazione come fattori convincenti sui mercati internazionali, "se è vero – come ha ricordato il direttore generale dell’Agenzia ICE, Lorenzo Galanti – che l’export è esploso superando i 3 miliardi di fatturato e consegnando alle cronache un ragguardevole +13% rispetto al 2022".

Tra le perle dell’edizione 2023, lo spazio dedicato a 10 startup che si sono segnalate per progetti particolarmente originali e il convegno inaugurale del 21 settembre, sul tema ’Industria Nautica: la Storia del Futuro’. Titolo pieno di rimandi al 2024. Che vale un’evidente scommessa.