Romeo, Giulietta e tanto rap “Romanzo criminale“ a Milano

Su Sky da venerdì la nuova serie “Blocco 181“. Tra Shakespeare e le gang

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di Piero Degli Antoni

Gomorra allo zafferano. Il male affascina, e Sky ci ha preso gusto. Dopo la serie sulla camorra, dopo Romanzo criminale ambientato a Roma, ecco arrivare (da venerdì su Atlantic) Blocco 181, malavita disorganizzata della periferia milanese. Banda di spacciatori nostrani contro la pandilla sudamericana: tanta coca, spaccio, pestaggi violentissimi (prima o poi qualche psicologo dovrà spiegarci se le scene di violenza efferata ispirano o meno la baby gang italiane, ormai composte anche da ragazze). La serie (in onda anche su Now Tv) è nobilitata da una specie di storia d’amore scespiriana alla Romeo e Giulietta, solo che qui i Romeo sono due: o tempora o mores.

Nella produzione è stato coinvolto Salmo, antesignano del rap italiano, sia come attore (interpreta il cattivo Snake, addolcito dall’amore per il suo rottweiler malato di diabete), sia come supervisore, produttore creativo e produttore musicale della colonna sonora (l’album esce il 27 gennaio e comprende brani di Guè, Baby Gang, Jake La Furia e Rose Villain, Ensi, Lazza, El Dicy Boy & Isaias LM, Ernia, Nerone, Noyz Narcos oltre naturalmente a quello di Salmo stesso). "Recitare? È stato traumatico quando mi sono rivisto, un po’ come quando registri la voce e poi ti risenti". Per prepararsi alla nuova forma d’arte ha fatto un anno di coaching, "e quando è uscito il mio nuovo disco – racconta Salmo, 37 anni, di Olbia – non me lo sono neanche goduto, perché ero impegnato sul set".

Il film, come accennato, ruota intorno a un ipotetico “Blocco 181“ che nella periferia milanese in realtà non esiste, è stato costruito nelle immagini assommando strade, palazzi, quartieri diversi. Nel Blocco 181 vive la gang di piccoli spacciatori, che si trova a confrontarsi con la pandilla, cioè con la gang sudamericana. Al contrario di quanto faceva la meno esigente Giulietta scespiriana, la nostra Bea è attratta sia dal ragazzo della banda rivale, sia da un coteaneo borghese.

"Un insegnamento è stato fondamentale", ha detto ancora Salmo, "“Fai in modo che il tuo personaggio sia il contrario di te“. A volte uscivo di casa e mi comportavo come Snake, poi tornavo in me ed era una sensazione notevole". Lavorare nel cinema gli è piaciuto eccome: "Sto già lavorando al mio primo film, più come regista che come attore. È tratto da una storia vera, e farà un bel casino. Come storia è molto pericolosa". Di più non ha voluto svelare, attendiamo con ansia questa pellicola alla nitroglicerina.

"Nella musica comincio a sentirmi un po’ vecchio, vorrei stare dietro le quinte, fare il direttore d’orchestra", ha aggiunto il rapper. La differenza tra lavorare nella musica rispetto al cinema? "Il cinema è una rottura di p... C’è un’attesa lunghissima per chi è abituato, come i musicisti, a una performance immediata. Ma è proprio questo ad affascinarmi".

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