Avremo nuovi romanzi ambientati nell'universo di James Bond

La scrittrice Kim Sherwood ha ricevuto il beneplacito per tre libri sugli 007, ma senza Bond come protagonista

Pierce Brosnan nel film 'GoldenEye' - Foto: Eon Productions/United Artists

Pierce Brosnan nel film 'GoldenEye' - Foto: Eon Productions/United Artists

Abbiamo visto una nuova generazione di agenti 007 nel film 'No Time to Die' e potremo leggere le loro avventure in tre romanzi di futura pubblicazione: l'organizzazione che gestisce l'eredità economia e artistica di Ian Fleming ha infatti concesso alla scrittrice Kim Sherwood di firmare libri ambientati nell'universo narrativo di James Bond, ma senza quest'ultimo come protagonista. Il primo volume uscirà a settembre 2022: alcuni pezzi grossi della casa editrice HarperCollins hanno già letto la prima bozza e sostengono che Sherwood "ha portato a termine il compito quasi impossibile di scrivere un nuovo romanzo di Bond restando fedele al genio originale di Fleming e nel contempo portando una ventata di freschezza moderna. Il libro è audace, avvincente, sexy ed è una lettura irresistibile".

Il nuovi romanzi di James Bond

Ian Fleming ha scritto quattordici romanzi dedicati a James Bond e, dopo di lui, altri autori hanno continuato la saga, sempre con Bond al centro della scena: per esempio Kingsley Amis, Sebastian Faulks e Anthony Horowitz. I lavori di Kim Sherwood lo eliminano dai riflettori, lasciando in dubbio se sia stato catturato oppure ucciso, e si concentrano su una nuova generazione di 007, agenti del XXI secolo reclutati dall'MI6 per combattere minacce globali e, forse, anche la presenza di una talpa all'interno dei servizi segreti britannici. Di fronte alla sfida di continuare l'eredità letteraria di Fleming, Kim Sherwood può contare su un romanzo d'esordio molto ben recensito ('Testament', pubblicato nel 2018) e su una passione per James Bond che affonda le radici sin quando era piccola: "È stato uno degli amori duraturi della mia vita da quando ho visto Pierce Brosnan tuffarsi dalla diga in 'GoldenEye'. Quando ero un'adolescente e la mia insegnante mi ha chiesto di scrivere un tema su un autore che ammiravo, ho scelto Fleming. Conservo ancora quello scritto e da allora ho sognato di poter firmare un James Bond. È raro che i sogni diventino realtà e sono grata alla famiglia Fleming per l'incredibile opportunità che mi ha concesso. Mi sento onorata di essere la prima scrittrice incaricata di espandere l'universo narrativo di Bond esplorando altri doppio zero".

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