Roger Moore, morto il James Bond con licenza di ridere

L'attore è morto oggi in Svizzera. Film, curiosità e frasi celebri

Roger Moore è morto all'età di 89 anni (Afp)

Roger Moore è morto all'età di 89 anni (Afp)

Roma, 23 maggio 2017 - "In teoria sarebbe un agente segreto, eppure tutti conoscono la sua identità e sanno cosa fa per vivere. Appena arriva in un albergo, trova un barman che lo saluta: 'Bentornato, mister Bond: il solito Martini?' Andiamo, non ha senso...". Parola di Roger Moore, l'attore che ha incarnato il più ironico e 'inglese' degli 007 al cinema, e che è morto oggi all'età di 90 anni. Londinese fino al midollo, sir Moore, terzo interprete di Bond dopo Sean Connery e la cometa George Lazenby, è stato anche il più longevo di sempre: ben sette pellicole girate tra 1973 e 1985. Ed è stato anche lo 007 più donnaiolo: ben 19 le conquiste nelle sue avventure, contro le 15 di Connery. 

Roger Moore e l'Italia, amore a prima vista

Roger Moore, la curiosa storia di come è diventato James Bond

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Chi erano i nemici dei suoi James Bond

Quando fu scelto per la parte, Moore era già una star televisiva: tra gli anni '60 e '70 aveva infatti interpretato due serie di grandissimo successo, “Simon Templar – Il Santo” e “Attenti a quei due”, quest'ultimo affiancato da Tony Curtis. Il Santo, in particolare, è proprio un proto-Bond, tanto che   si presentava dicendo: "Il mio nome è Templar, Simon Templar". In un film del 1972 - “La mafia lo chiamava il Santo ma era un castigo di Dio”, arrivò a combattere anche la Piovra di casa nostra (prima della Spectre). 

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SETTE FILM MEMORABILI Fin dall'esordio, “007 – Vivi e lascia morire” di Guy Hamilton, Moore dà una impronta ben precisa al suo personaggio, che appare più leggero e sfrutta al meglio il lato ironico di 007. Gli script sono quasi sempre molto buoni, le battute fioccano, mischiando i tipici elementi dell'eroe di Ian Fleming (o, almeno, della sua versione cinematografica, comunque più scanzonata) e contrapponendolo a nemici all'altezza: “L'uomo dalla pistola d'oro” (1974, con uno strepitoso Christopher Lee nel ruolo dell'antagonista Scaramanga), “La spia che mi amava” (1977), “Moonraker - Operazione spazio” (1979), “Solo per i tuoi occhi” (1981), “Octopussy - Operazione piovra” (1983) e “Bersaglio mobile” (1985).  Quest'ultimo film fu molto criticato dall'attore per il tasso più alto di violenza. Parallelamente alle sue apparizioni come 007, Moore lavorò in moltissimi film di azione e di avventura: vale la pena almeno di ricordare “I quattro dell'Oca selvaggia” (1978), che ebbe anche un seguito. 

Non solo Bond: qui con Tony Curtis nella serie cult "Attenti a quei due" del 1971

NON SI VIVE SENZA IRONIA  “Se non disponi di umorismo, allora puoi farti inchiodare il coperchio della bara”, amava ripetere Moore. Oltre all'amore per il cinema, non gli è mai mancato quello per le belle donne: ha avuto quattro matrimoni, l'ultimo con la multimilionaria di origini scandinave Kristina Tholstrup. Parlava fluentemente l'italiano, tanto che, solo un anno fa, fu visto a Roma a festeggiare il suo 89esimo compleanno, e fu assediato dai fan. Nelle dichiarazioni ufficiali, Moore ha sempre lodato l'interpretazione di Daniel Craig su Bond, nonostante la durezza dell'attore fosse lontanissima alla cifra del suo 007. Nei fan, Moore lascia un vuoto enorme: quello di un Bond che sapeva prendersi non troppo sul serio. 

 

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