Mercoledì 24 Aprile 2024

Licenziato il robot che lavorava in un supermercato

Dopo un periodo di sperimentazione, un robot impiegato presso un supermercato britannico si è rivelato inadatto al lavoro. L'esperimento non è stato però un fallimento

Foto: BahadirTanriover/iStock

Foto: BahadirTanriover/iStock

Se fosse stato assunto davvero, allora il robot di nome Fabio sarebbe diventato il primo della sua specie a essere licenziato. In realtà era impiegato presso un supermercato britannico nell'ambito di un esperimento della durata di due settimane, ma in ogni caso la sua prestazione è stata largamente insufficiente e avrebbe potuto effettivamente portare a un mancato rinnovo del contratto, qualora ne avesse avuto uno. Curiosamente, i suoi colleghi umani sono stati tristi di vederlo partire. IL ROBOT LICENZIATO L'esperimento è stato condotto sotto la supervisione di ricercatori dell'Università di Edimburgo. Esperti in robotica hanno costruito e programmato Fabio perché interagisse con i clienti di un supermercato, fornendo loro indicazioni sull'ubicazione dei prodotti: una mansione che però è stata portata avanti in modo insoddisfacente, perché Fabio si limitava a dire in che reparto cercare (per esempio: la birra sta nella zona degli alcolici), senza però dire dove si trovava il reparto e in che punto di quest'ultimo erano posizionate le birre. Declassato a un compito più semplice, cioè invitare i clienti ad assaggiare dei cibi, Fabio si è rivelato meno capace di colleghi umani: riusciva ad attirare due clienti ogni quindici minuti, mentre gli umani arrivavano a dodici. LA REAZIONE DEI COLLEGHI Secondo quanto rivelato dai proprietari del supermercato, alcuni clienti hanno deliberatamente evitato il robot Fabio, contribuendo ulteriormente al suo fallimento. Non è accaduto lo stesso per alcuni colleghi, che in un certo modo si erano affezionati e che hanno addirittura pianto per il 'licenziamento'. LO SCOPO DELL'ESPERIMENTO Nonostante Fabio si sia dimostrato inadatto alla vita del supermercato, l'esperimento non è stato un fallimento: ha infatti fornito preziose indicazioni su come programmare i robot in vista di un loro impiego sui luoghi di lavoro. In estrema sintesi, si tratta di trovare la massima integrazione con uno specifico ambiente e con le esigenze delle persone che lo frequentano, cosa che cambia potenzialmente da supermercato a supermercato e che suggerisce la necessità di una certa capacità di adattamento. Leggi anche: - Quanta sporcizia si nasconde sotto il vostro tappeto? - Quanto inquinano i forni a microonde - Starnutire a bocca e naso chiusi non è una buona idea
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