
Riva di Tures: un passo dal cielo Escursioni e accoglienza ai piedi delle Vedrette di Ries
C’è un luogo in Alto Adige dove l’estate sembra non finire mai. In quello che rappresenta un vero e proprio paradiso per gli amanti della montagna, agosto non è il solo – fisiologico – periodo per vivere appieno il contatto con la natura e gli usi del posto. Perché anche a settembre e fino all’inizio di ottobre, l’essenza e lo spirito locale si traducono in un’esperienza unica di vacanza. Siamo a Riva di Tures, 1.600 metri di altitudine, una manciata di case in un contesto da favola tra vette oltre i tremila, malghe e torrenti, a pochi chilometri da Campo Tures, ’capitale’ della Valle Aurina. Brunico e la Val Pusteria distano una mezz’ora o poco più ma, a queste latitudini, non si sente l’esigenza di mondanità.
Perché è la montagna a declinarsi per ogni inclinazione del visitatore con un’offerta di imparagonabile valore. Il paese – con la sua parrocchiale dal tetto rosso appuntito – si estende nel cuore del parco Vedrette di Ries-Aurina, ai piedi del Collalto (3.436 metri), un monte imponente la cui scalata è consigliata solo ad alpinisti esperti. Ma le alternative per il trekking non mancano: ben 32 delle 84 montagne di tremila metri si trovano infatti tutte intorno alla deliziosa Riva. E per le escursioni c’è l’imbarazzo della scelta. La prima e affascinante salita, la più popolare ma mai invasa dai turisti, è quella verso il rifugio Roma (Kasseler Hütte) ascesa di livello medio che può essere effettuata anche da chi ha poco allenamento. Due ore di cammino previsto sul sentiero 1, tra boschi, ponticelli e cascate. Si giunge ai 2.276 metri del rifugio con una vista sensazionale sulla valle e sulle Vedrette di Ries. Sopra un piccolo laghetto, oppure a un’ora e mezza di strada il ’pittoresco’ Malersee. Il Roma è anche sede di transito del sentiero Arthur Hartdegen, via alta con scorci incredibili. Un giro da fare (anche in Mtb) è quello verso la Malga dei Dossi e il Passo di Gola che e conduce in Austria.
Un facile tour anche con bambini al seguito è quello verso la Unterrieseralm (una piccola baita sopra Riva con cibi prelibati e un’accoglienza cortese e appassionata) e ancora verso la Malga Dura attraverso un’alta via che giunge proprio alla Malga dei Dossi. In ognuna di queste strutture si può godere di una sosta gustosa e rilassarsi toccando le vette con lo sguardo e con il cuore.
Riva di Tures propone strutture alberghiere per ogni budget. Dall’idillio esclusivo in chiave ’green’ del quattro stelle ’Natur Idyll Hochgall’ allo storico ’Hotel Berger’ (3 stelle S), passando per il Bergchalet ’Reinerhof’ e il Pichlerhof (entrambi 3 stelle) della famiglia Steinkasserer, fino all’Hotel Bacher, rinnovato 3 stelle a conduzione famigliare, fondato nel 1977 e alla cui guida c’è Bernhard Bacher, punto di riferimento del paese e motore di tante iniziative per far conoscere la bellezza del luogo. A partire dal ’Kiekemma’, il ritorno del bestiame dai pascoli alpini, celebrato da abitanti e visitatori con una grande festa. Perché la convivialità qui è un valore. Che fa rima con ospitalità. Sempre.
Diego Casali