Ritratto della giovane in fiamme, il film capolavoro di Céline Sciamma

Premiato al Festival di Cannes e candidato ai Golden Globes, esce nelle sale il 19 dicembre: ecco info, trailer e recensioni entusiaste

Una scena del film

Una scena del film

Premiato al Festival di Cannes per la migliore sceneggiatura e da molti considerato fra i migliori film dell'anno, 'Ritratto della giovane in fiamme' esce nelle sale cinematografiche italiane giovedì 19 dicembre. Regia e sceneggiatura sono di Céline Sciamma, autrice francese di rara sensibilità e talento, che ha confezionato una storia d'amore coinvolgente e ricchissima di spunti di riflessione. Nel cast risplendono Noémie Merlant, Adèle Haenel, Luàna Bajrami e la nostra Valeria Golino.

Ritratto della giovane in fiamme, tutto sul film

La trama è ambientata in Bretagna nella seconda metà del 18° secolo. La pittrice Marianne riceve l'incarico di realizzare il ritratto di nozze di Héloise, giovane donna che rifiuta il matrimonio combinato e di conseguenza non vuole posare. Il compito di Marianne è quello di dipingerla di nascosto, fingendosi una dama di compagnia. Qualcosa di inatteso e travolgente le attende. 'Ritratto della giovane in fiamme' è scritto e diretto dalla quarantunenne francese Céline Sciamma, al suo quarto film dopo 'Water Lilies' (2007), 'Tomboy' (2011) e 'Diamante nero' (2014). Ha anche scritto la sceneggiatura del film d'animazione 'La mia vita da zucchina', forse il suo titolo più famoso. Oltre al riconoscimento ricevuto dal Festival di Cannes, 'Ritratto della giovane in fiamme' ha anche conquistato il premio per la migliore sceneggiatura agli European Film Awards 2019 e la nomination ai Golden Globes 2020 come migliore film in lingua straniera. Per approfondire: ecco tutte le nomination ai Golden Globes 2020

Il trailer

Ritratto della giovane in fiamme, le recensioni

'Ritratto della giovane in fiamme' è stato accolto in modo trionfale dalla critica nostrana e internazionale: la media voto, su Metacritic, è uno spettacolare 95/100. Una delle ragioni di maggiore entusiasmo è la densità di significati che Céline Sciamma ha saputo inserire nel film, senza però appesantirlo minimamente: la narrazione scorre veloce e coinvolgente, pur fornendo spunti di riflessione sul femminismo, sul rapporto fra artista e musa, sulla pittura (e il cinema) come sguardo che restituisce sostanza ai soggetti immortalati, sul mito di Orfeo ed Euridice. Il fatto che Sciamma abbia saputo realizzare un film compatto, nonostante la quantità di elementi narrativi messi in campo, è ragione d'elogio di per sé. Che l'abbia fatto mettendo in scena una vicenda struggente ed emozionante è la cifra di un cinema di enorme livello. Leggi anche: - David Benioff e DB Weiss, dal Trono di spade a Lovecraft - 'Il maestro e Margherita' diventa un film - In The Heights, il trailer del film musical di Lin-Manuel Miranda
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