Clima, le nuove allarmanti previsioni: al 93% entro il 2026 l'anno più caldo di sempre

I dati del servizio meteorologico nazionale del Regno Unito, il centro leader per le previsioni del Wmo. Al 50% probabilità di +1,5 gradi entro lo stesso anno

Gli incendi del settembre scorso in California

Gli incendi del settembre scorso in California

Roma, 10 maggio 2022 - Nuovo allarme sul riscaldamento globale, che ormai pare correre senza freni. C'è una probabilità del 93% che almeno un anno tra il 2022 e il 2026 diventi il più caldo mai registrato e scalzi il 2016 dalla prima posizione. Ed è sempre del 93% anche la probabilità che la media quinquennale per il 2022-2026 sia superiore agli ultimi cinque anni (2017-2021). È quanto emerge dall'aggiornamento globale annuale e decennale (Global Annual to Decadal Climate Update), prodotto dal servizio meteorologico nazionale del Regno Unito - Met Office, il centro leader per le previsioni dell'Organizzazione meteorologica mondiale (Wmo).

Sulla base dell'aggiornamento si prevede che la temperatura media annua globale vicino alla superficie per ogni anno tra il 2022 e il 2026 sia compresa tra 1,1 e 1,7 gradi rispetto ai livelli preindustriali (la media negli anni 1850-1900). La possibilità che la temperatura globale vicino alla superficie superi 1,5 gradi al di sopra dei livelli preindustriali almeno un anno tra il 2022 e il 2026 è molto probabile (48%). C'è solo una piccola possibilità (10%) che la media quinquennale superi questa soglia.

I modelli di precipitazione previsti per il 2022 rispetto alla media 1991-2020 suggeriscono una maggiore possibilità di condizioni più asciutte nell'Europa sudoccidentale e nel Nord America sudoccidentale e condizioni più umide nell'Europa settentrionale, nel Sahel, nel nord-est del Brasile e in Australia. I modelli di precipitazione previsti per la media da maggio a settembre 2022-2026, rispetto alla media 1991-2020, suggeriscono una maggiore possibilità di condizioni più umide nel Sahel, nell'Europa settentrionale, in Alaska e nella Siberia settentrionale e condizioni più asciutte sull'Amazzonia. I modelli di precipitazione previsti per la media da novembre a marzo 2022/23-2026/27, rispetto alla media 1991-2020, suggeriscono un aumento delle precipitazioni nei tropici e una riduzione delle precipitazioni nelle regioni subtropicali, coerenti con i modelli attesi dal riscaldamento climatico.

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