Martedì 23 Aprile 2024

Rigoletto kolossal in scena senza Salsi "Ma il mio cuore è al Circo Massimo"

di Grazia Lissi

Si preannuncia come uno dei rari grandi eventi italiani di questa stana estate post Coronavirus: è il Rigoletto nell’edizione che animerà il Circo Massimo domani, sul podio Daniele Gatti, regia di Damiano Michieletto, evento organizzato dall’Opera di Roma, in diretta su Rai5 dalle 21.15. Col Circo Massimo trasformato per la prima volta in tempio del melodramma, con un palcoscenico di 1500 metri quadri per consentire il distanziamento tra i cantanti, i musicisti e il coro, e un allestimento grazie al quale fanno parte dello spettacolo automobili, una carovana, una giostra….

Sostituito nel ruolo del titolo da Roberto Frontali, il protagonista doveva essere Luca Salsi, fra i maggiori baritoni della sua generazione, una voce intensa dalle infinite coloriture. Per un problema di salute Salsi aveva dato forfait all’improvviso anche al concerto di riapertura della Scala, il 6 luglio. Adesso un altro importante appuntamento mancato, imprevisto del quale lui parla con leggerezza e simpatia: "Ho ricevuto decine e decine di messaggi dai miei sostenitori, una solidarietà inattesa che mi ha commosso. Alcuni scrivono per dirmi che avevano acquistato il biglietto “solo per sentirti cantare”, altri chiedono se “canterò nella seconda o terza recita”".

Maestro Salsi, ma come sta?

"Benissimo, grazie. La scorsa settimana, prima del concerto scaligero, ho preso un colpo d’aria condizionata, sono corso dal dottor Fussi (foniatra di fama internazionale, ndr), il mio da sempre, che mi ha diagnosticato un abbassamento di voce guaribile in una settimana. Ho comunicato all’Opera di Roma che non avrei potuto cantare a piena voce durante le prove d’insieme dell’11 e 12 luglio, avrei solo accennato qualche frase in attesa di esibirmi a piena voce nella prova generale. L’Opera di Roma insieme al suo direttore musicale, ha deciso che avendo saltato due prove non sarei stato pronto per lo spettacolo. Sono stupito, amareggiato, avevo già fatto sedici giorni di prova di regia, potevo recuperare. Comunque mando un grande “in bocca al lupo” a Roberto Frontali, eccellente collega che sarà Rigoletto".

Quanto le ha dato il ruolo di Rigoletto?

"Tanto, l’ho interpretato per la prima volta a Trieste con Francesco Meli nel ruolo del Duca. Ancora oggi quando mi presento dicendo “sono un baritono” c’è sempre qualcuno, non avvezzo al mondo dell’opera, che chiede se canto Rigoletto. È la prima opera che ho ascoltato con i miei al Regio di Parma, avevo sette anni, protagonista Leo Nucci. Qualche settimana fa Leo ha dichiarato, in un’intervista, che in me vede il suo “erede”, detto da un verdiano come lui è un onore".

Come ha vissuto la clausura?

"Ero al Metropolitan di New York quando ho capito che dovevo rientrare immediatamente. Ho trascorso questi mesi prima a Parma con i miei figli, Ettore, tredici anni, Carlo, dieci, ci siamo divertiti, abbiamo parlato, giocato, li ho aiutati nei compiti; poi ho raggiunto Martina, la mia compagna, a Milano. Di questo periodo particolare ricorderò sempre la gioia di stare con i miei affetti, senza altri impegni. Adesso inizio a sentire la mancanza del palcoscenico".

Come sarà, secondo lei, il futuro della musica?

"Difficile prevederlo. Il Covid ha azzerato tutto, il teatro è un luogo d’associazione, d’incontri. Non dobbiamo dimenticarlo". Colleziona ancora busti di Verdi?

"Certo, la mia casa è piena di quadri, libri e sculture del compositore di Busseto. Vicino al pianoforte ho messo una sua testa dall’espressione severa, studio e so che mi ascolta, così m’impegno ogni giorno di più, in attesa che sorrida".

E intanto, senza Salsi, che Rigoletto kolossal sia: alla “prima” in diretta Rai domani saranno presenti il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, i presidenti di Senato e Camera Maria Elisabetta Casellati e Roberto Fico, il ministro di Beni Culturali e Turismo Dario Franceschini, gli ambasciatori di Usa, Francia, Germania, Inghilterra e Spagna, che saranno accolti dalla sindaca della Capitale Virginia Raggi, e presidente del Teatro dell’ Opera.

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