RIFLETTORI SU MILANO SENZA ARMANI

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di Eva Desiderio

La Milano Fashion Week al maschile comincia nel segno della bellezza e dell’arte nelle immagini di Giovanni Gastel. Nel primo giorno della kermesse di moda, il 14 gennaio, infatti il presidente di Camera Nazionale della Moda Italiana Carlo Capasa ha voluto ricordare la bravura del grande fotografo scomparso con un invito a stampa, buyer e imprenditori davanti ai 200 ritratti della mostra “The People I Like” alla Triennale, a testimonianza della grande varietà di incontri e di volti, pose e sogni di personaggi incontrati dal grande autore d’immagini memorabili. Comincia così con questo felice omaggio l’appuntamento milanese con le sfilate per la moda maschile dell’inverno 2022-2023 che vede in passerella venti brand e alcune presentazioni in showroom ed eventi speciali, per abbigliamento ed accessori. Fino al 17 gennaio riflettori puntati sulle passerelle, a eccezione di quella di Giorgio Armani che pochi giorni fa con un comunicato ufficiale ha dichiarato la sua volontà di non far sfilare né la collezione Emporio Armani né la Giorgio Armani in segno di rispetto e necessaria prudenza. "La decisione è stata presa a malincuore dallo stilista, dopo un’attenta riflessione, in considerazione del peggioramento della situazione epidemiologica – si legge nel comunicato della maison –. La sfilata rimane un momento fondamentale e insostituibile, ma la tutela della salute e della sicurezza di collaboratori e pubblico è ancora una volta prioritaria".

Per il resto il calendario di Camera Moda coi defilè in presenza annovera tra gli show confermati quelli di Zegna, Dsquared2, Federico Cima, 44 Label, 1017 Alyx 9 S, Jordeluca, Fendi, Dolce & Gabbana, MSGM, Philpp Plein, Magliano, Etro, Prada, JW Anderson, Miguel Vieira, David Catelan, Kway, Spyder, Sendar. Fra le presentazioni spiccano Eleventy, Woolrich, Husky Original, Aspesi, e Brunello Cucinelli. Grande attesa per la collezione di JW Anderson, stilista apprezzatissimo a livello internazionale che ha scelto di venire in Italia a presentare la sua visione dell’abbigliamento maschile, nonostante sia il direttore creativo di un brand internazionale come Loewe di LVMH Group che sfila da sempre a Parigi.

"Come Camera Nazionale della Moda Italiana non possiamo che comprendere la decisione presa da Armani – dice il presidente Capasa –. Una scelta coerente con il suo l’approccio alla pandemia. Alla Milano Fashion Week Men’s collection 1418 gennaio 2022 confermo che alla luce del Decreto Legge 221 del 24 dicembre 2021 e del Consiglio dei Ministri del 30 dicembre 2021 sono permesse sia le sfilate che le attività (presentazioni ed eventi) in presenza di ospiti purché siano applicate procedure e protocolli tesi a evitare la diffusione del contagio. La Fashion Week si svolgerà, come sempre, nel rispetto di normative e restrizioni vigenti che a oggi prevedono il controllo del Green Pass Rafforzato e l’utilizzo di mascherina FFP2 per tutti i partecipanti. Stiamo inoltre ultimando l’aggiornamento (n.4) del nostro documento “Indicazioni operative per la redazione di protocolli per la tutela della Salute e Prevenzione del Rischio da contagio Covid-19 nella realizzazione di Sfilate di Moda”, redatto in collaborazione con le autorità competenti e inviato a tutti i brand partecipanti", conclude Carlo Capasa.

La situazione sanitaria sta influenzando non poco anche il calendario della Fashion Week maschile di Parigi, dal 18 al 23 gennaio. In programma 76 show dal vivo (per ora), 17 physical show, 29 physical presentation, 30 eventi solo digitali. Tra le passerelle più attese quelle di Acne Studios, YProject, Rick Owens, Louis Vuitton (la prima senza il tocco geniale del direttore creativo Virgil Abloh recentemente scomparso).

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