Mercoledì 14 Maggio 2025
REDAZIONE MAGAZINE

Le ricette di Pasqua: le tradizioni italiane da nord a sud

Dalla pastiera napoletana alla torta pasqualina ligure, un viaggio tra i piatti tipici della Penisola

Le ricette regionali di Pasqua

Le ricette regionali di Pasqua

A Pasqua le ricette affondano le radici nella cultura contadina evocando il senso di rinnovamento insito nella stagione primaverile. Ogni regione, ogni famiglia, custodisce piatti che si preparano solo in questo periodo dell’anno, spesso tramandati da generazioni.

A dominare la tavola pasquale sono ingredienti come uova, formaggi, carni d’agnello, erbe primaverili e grano: simboli ancestrali, segni di abbondanza e condivisione. Le ricette variano, ma hanno in comune un legame profondo con il territorio e con la natura.

Centro Italia: tra pani sacri e focacce al formaggio

Nel cuore dell’Italia la Pasqua è accolta con pani rituali e preparazioni salate legate al simbolismo religioso. In Umbria e nelle Marche, si prepara la cosiddetta “pizza di Pasqua” (che pizza non è!). Si tratta di una soffice torta salata al formaggio, spesso arricchita con pecorino stagionato, parmigiano e, in alcune varianti, piccoli pezzetti di salame.

Viene servita la mattina di Pasqua, accompagnata da uova sode benedette, capocollo o coratella. In alcune zone del Lazio, invece, si impasta il “casatiello dolce”, un lievitato dalla lunga lavorazione, a base di zucchero, cannella e glassa, tradizionalmente offerto come dono.

Sud Italia: la dolcezza della festa

Nel Mezzogiorno la Pasqua è sinonimo di dolci complessi, profumati, spesso legati al significato religioso. Il simbolo per eccellenza è la pastiera napoletana, preparata con grano cotto, ricotta di pecora, uova, canditi e aromi di fiori d’arancio. La pastiera è un dolce che racconta l’unione tra elementi pagani e cristiani: il grano simboleggia la vita che rinasce, la ricotta la purezza, le uova la resurrezione.

A Napoli e dintorni, inoltre, si prepara anche il “casatiello salato”, una torta rustica ripiena di salumi, formaggi e decorata con uova intere, poste con il guscio direttamente nell’impasto intrecciato. In Calabria e in Puglia sono tipiche le “cuzzupe” e le “scarcelle”: biscotti dolci a forma di colomba, cuore o cestino, con al centro un uovo sodo, spesso decorato con glassa e confetti colorati.

Nord Italia: erbe, torte e agnello al forno

In Liguria la protagonista della tavola di Pasqua è la torta pasqualina, fatta con sfoglia sottile e un ripieno di erbette, uova e ricotta. La tradizione vuole che si utilizzino ben 33 sfoglie sovrapposte, in omaggio agli anni di Cristo. Le uova intere vengono inserite crude nel ripieno: cuocendo in forno diventano un simbolo evidente della resurrezione.

Per il pranzo di Pasqua è tipico l’agnello al forno con patate e rosmarino, mentre in diverse regioni secondo la tradizione si preparano paste ripiene con erbe di campo o risotti con asparagi, altro ingrediente di stagione. Tra i dolci, accanto alla colomba industriale, sopravvivono dolci meno noti come la “pagnotta” romagnola, profumata con scorza di limone e anice.

Simboli pasquali tra fede e stagionalità

Molti degli ingredienti tipici delle ricette pasquali italiane hanno un significato simbolico preciso. Le uova, presenti in moltissime preparazioni, simboleggiano la vita nuova e la resurrezione. L’agnello, servito come secondo piatto in numerose regioni, rappresenta il sacrificio pasquale e richiama le radici bibliche della festa.

Erbe primaverili, come bietole, spinaci, cicoria o borragine, raccontano invece il legame con la terra. Anche i dolci, spesso decorati con croci, uova o intrecci, esprimono un simbolismo profondo: sono offerte, gesti di devozione e augurio.

Una tradizione che unisce memoria e convivialità

Preparare i piatti della Pasqua è molto più di un gesto gastronomico. È un rituale che unisce le generazioni, rafforza il legame con la propria terra, tramanda storie. In molte famiglie, si inizia a cucinare giorni prima, in un clima di attesa che ricorda le vigilie più sentite.

Le ricette di Pasqua talvolta sono state trascritte a mano nei ricettari diventati patrimonio di famiglia, custodite nei quaderni delle nonne o nei ricordi di famiglia. Un’ottima occasione per continuare a farlo anche oggi, insieme ai giovani e ai bambini di casa. Anche nei centri urbani è possibile riscoprire i sapori antichi: andando in cerca del miglior pecorino, dell’erba giusta, della farina perfetta per il pane che sa di casa.