Puntata di Report su Moscopoli, si spacca il cda Rai

Igor De Biasio (indicato dalla Lega) e Giampaolo Rossi (Fratelli di Italia) accusano la trasmissione di violare la par condicio. L'Ad Salini la difende. Zingaretti: "Nessuno censuri". M5S: "Salvini faccia chiarezza". Fazio: "Incredibile che ora non succeda nulla"

Sigfrido Ranucci, conduttore di Report (Newpress)

Sigfrido Ranucci, conduttore di Report (Newpress)

Roma, 23 ottobre 2019 - E' polemica sulla puntata di Report andata in onda due giorni fa su Rai 3 e dedicata al caso Moscopoli, ovvero i rapporti tra la Lega e la Russia di Putin. La questione è finita sul tavolo del cda. I consiglieri Igor De Biasio (indicato dalla Lega) e Giampaolo Rossi (indicato da Fratelli di Italia) hanno accusato la trasmissione di violare la par condicio in vigore per le elezioni in Umbria. Una tesi respinta da Rita Borioni (Pd) e Riccardo Laganà (rappresentante dei  dipendenti) che hanno difeso la trasmissione, che avrebbe solo esercitato il diritto di cronaca.

Dal canto suo anche l'amministratore delegato Rai Fabrizio Salini in consiglio di amministrazione ha difeso Report  appellandosi alla difesa della libertà di informazione

Pd e M5S: no attacchi all'informazione

Particolarmente duri membri M5s in Vigilanza Rai: "Mentre ancora aspettiamo che Salvini spieghi in modo chiaro che fine hanno fatto i 49 milioni di euro provenienti dalla Russia, apprendiamo increduli di un attacco diretto all'informazione della Rai da parte di Lega e Fdi". "Durante il Cda - si legge ancora - la trasmissione Report di Rai3 è stata presa di mira per 'La fabbrica della paura', il servizio sulla cosiddetta 'Moscopoli' che ricostruisce i legami tra Lega, estrema destra, Matteo Salvini e figure di potere russo". E la nota continua: "E' comprensibile il disagio in casa Lega, ma per fortuna in Italia esiste ancora la libera informazione. Invitiamo piuttosto Matteo Salvini a fare chiarezza. Ci dica, ad esempio perché aveva fatto credere quasi di non conoscere Savoini nonostante fosse il suo ex portavoce, avesse partecipato a moltissimi convegni della Lega, ci fossero numerose foto e video che li ritraggono insieme e che fossero amici da 30 anni". 

Alt anche dal Pd. "Nel servizio pubblico si difenda la libertà di espressione. Se qualcuno deve esprimere opinioni diverse o fornire versioni alternative ha il diritto di farlo. Ma censurare non può farlo nessuno". Così su Twitter il segretario del Pd Nicola Zingaretti.

 

Fabio Fazio: "Andate a vedere la trasmissione"

La polemica covava da due giorni. Ieri Fabio Fazio su Twitter ha pubblicato un video in cui consiglia i follower di andarla a vedere, cosa che gli ha attirato i ringraziamenti del conduttore: "Ringrazio Fabio Fazio per la stima. Un apprezzamento che fa particolarmente piacere, fatto da un autore che ha scritto pagine importanti della storia della Rai". Fazio nel video di 'consiglio di visione' ("andrà in replica sabato prossimo e che è visibile su Raiplay"), senza citare la Lega dice tra l'altro: "Incredibile che le domande fatte non abbiano avuto risposta. Incredibile la storia che racconta. Incredibile che non succeda niente di conseguenza. Guardatela, cercatela se non l'avete vista! Sigfrido Ranucci è stato bravissimo. Report è una trasmissione fondamentale, ma la storia di ieri riguarda tutti e si capiscono tante cose".